Weekend di passione per l'autotrasporto

Sabato manifestazioni in tutta Italia. Unatras: «Governo latitante»

Weekend di passione per l'autotrasporto
Una serie di manifestazioni destinate a causare disagi in tutta Italia: Unatras (Unione nazionale autotrasporto, cui aderiscono varie sigle) ha proclamato per il weekend, e in particolare per sabato, una mobilitazione che coinvolgerà diverse regioni italiane e alla quale si stima prenderanno parte a vario titolo circa 3mila imprese di settore.

La protesta interesserà gran parte del territorio, dalla Lombardia al Veneto, dal Friuli Venezia Giulia all’Emilia Romagna, dalla Liguria al Lazio, dalle Marche alla Campania, con diverse modalità: a Venezia ad esempio un camion addobbato con striscioni percorrerà su una chiatta il Canale della Giudecca fino al bacino San Marco. Altre manifestazioni eclatanti sono attese a Milano e nelle principali città lombarde, con inevitabili ripercussioni sui trasporti di merce, compreso quello dei prodotti freschi.

Il presidente Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, che nei giorni scorsi aveva annunciato la manifestazione come la prima di una serie di iniziative, minaccia forme di protesta incisive per dare forza e continuità alla mobilitazione di sabato. Il motivo? “La delusione del settore - spiega - per la politica dei trasporti, quale naturale conseguenza di aspettative disattese e risposte mancanti”. 

Le questioni sul tappeto sono numerose: tra queste i costi d’esercizio, la trasparenza e regolarità del mercato europeo, le sanzioni nei confronti di chi non rispetta i tempi di pagamento. “L’elenco delle lacune è lungo – commenta Uggè - Penso alla circolare dell’Inps per la defiscalizzazione riguardante gli autisti all’estero, che le imprese attendono da mesi, oppure ai tagli delle risorse per il settore che hanno portato alla riduzione degli sconti per i Tir sui pedaggi industriali, allargando ancora di più la forbice a sfavore delle imprese italiane in materia di competitività. Per non parlare delle risorse per il trasporto combinato strada mare e strada rotaia che l’Unione europea aveva già approvato e che il nostro Paese nel 2016 è riuscito incredibilmente a perdere per strada”.

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