Agrumi, volano la esportazioni turche in Arabia Saudita

Collocati un milione di quintali con un balzo del 39% sul 2015

Agrumi, volano la esportazioni turche in Arabia Saudita
Le ultime informazioni dell'associazione Citrus Promotion Group (Cpg) segnalano come le vendite di agrumi turchi in Arabia Saudita siano aumentate del 39% nel corso del 2016, arrivando a rappresentare un volume di oltre un milione di quintali e un fatturato all'esportazione di quasi 52 milioni di euro. I risultati sono stati illustrati da Ali Kavak, presidente di Cpg, in occasione di un evento organizzato dall'associazione a Gedda, seconda città più grande saudita, per celebrare le produzioni agrumicole nazionali.

Come si legge su Arab News, per Kavak "uno dei principali vantaggi competitivi dei nostri agrumi è la qualità superiore". Per questo motivo, Cpg svolge in Arabia Saudita "attività promozionali e di marketing orientate all'incremento della domanda di agrumi e al miglioramento delle abitudini di consumo", allo scopo di "evidenziare la superiorità nutrizionale e organolettica degli agrumi turchi".

Per la Turchia, che oggi rappresenta circa il 3,7% della produzione agrumicola mondiale, il Medio Oriente rappresenta il secondo più grande mercato di esportazione, dopo la Russia e la Comunità degli Stati indipendenti (Csi). Circa l'84% della produzione turca è coltivata nell'area mediterranea. Le principali zone agrumicole sono quelle delle provincie di Mersin, Adana e Hatary, dove vengono prodotti l'81% dei limoni turchi, il 96% dei pompelmi, il 53% delle arance e il 72% dei mandarini.

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