Microgreens, dagli chef ai consumatori

L'esperienza della startup bolognese Holerilla

Microgreens, dagli chef ai consumatori
Un progetto giovane che unisce semplicità e innovazione. Holerilla è un'azienda agricola di Bologna che coltiva e commercializza microgreens, giovani piante edibili che vengono raccolte prima del loro completo sviluppo. Uno step successivo ai germogli, per intenderci.

Ad avviare Holerilla è stata nel 2015 Maria Cristina Orsini, agronoma, che ha lasciato il posto fisso per lanciarsi in questa nuova avventura. La coltivazione avviene in un ambiente indoor, dove luci a led a basso consumo energetico forniscono alle piante uno spettro di illuminazione ottimale alla loro crescita. “Sono prodotti senza stagionalità, ma ci sono semi che meglio si adattano ad alcune stagioni”, racconta Orsini a Italiafruit News. Ravanelli, cavoli, broccoli, bietole, basilico verde, senape nera, carote, piselli sono solo alcuni dei microgreen prodotti da Holerilla.



“Mi rivolgo prettamente al mondo della ristorazione – continua l'imprenditrice – per il momento ho una rete di chef in Emilia di cui mi sono guadagnata la fiducia. Sono ancora in una fase di startup e la commercializzazione è a livello locale. Partecipo anche al Mercato della Terra di Bologna dove vengo a contatto direttamente con i consumatori: all'inizio molti scambiavano i microgreens per piante da trapiantare. Ora c'è una conoscenza maggiore del prodotto. Più in generale quando le persone assaggiano il microgreen e scoprono che una pianta così piccola esprime un sapore così grande restano stupiti e la curiosità, anche sulle proprietà nutrizionali, è elevata”.

L'interesse è in crescita. “Ora devo aumentare i volumi di produzione e mi piacerebbe trovare un canale a cui affidare la vendita dei miei prodotti – sottolinea Orsini – vendo i microgreens come piantine vive, nel loro contenitore con il terriccio. Così mantengono le loro caratteristiche più a lungo. La shelf life? Dipende, ma può arrivare anche a due settimane. Ora sto lavorando sul packaging – conclude la titolare di Holerilla – l'aspetto più importante che ancora mi manca”.

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