Aldi prepara la squadra italiana: in tour per il personale

Tra le posizioni ancora aperte spiccano buyer ortofrutta, area e store manager

Aldi prepara la squadra italiana: in tour per il personale
Un tour primaverile di eventi dedicati al lavoro. Così Aldi si prepara a costruire la propria squadra in vista dell'apertura dei primi punti vendita in Italia, attesi nel secondo semestre di quest'anno.
Il 29 marzo al Job Meeting di Padova, il 5 aprile al Job@units all'Università di Trieste e poi il 7 aprile al Job Speed Dating dell'Università di Bolzano: ecco gli eventi recruiting a cui la filiale italiana della catena tedesca della grande distribuzione organizzata parteciperà nelle prossime settimane.

Consultando il sito di Aldi risulta ancora aperta la posizione per uno junior buyer di frutta e verdura che dovrà gestire trattative e rapporti con i futuri fornitori dell'insegna. Nel reparto acquisti, poi, l'azienda ricerca anche un assistente amministrativo, un assistente al reparto, un assistente all'ufficio qualità e un social media specialist. Tutte opportunità a tempo pieno e con sede di lavoro il quartier generale di Verona.

La multinazionale necessita poi di una figura da inserire nel ruolo di assistente nell'area logistica e di un tecnico responsabile per il centro logistico in corso di realizzazione nel Comune di Oppeano, nel Veronese (clicca qui per leggere la notizia). L'insegna cerca anche un area manager (gestione commerciale di tre-cinque punti vendita) e uno store manager (gestione di un punto vendita con il coordinamento di un team di 15-30 collaboratori).

Come viene riportato sul portale del Job Meeting di Padova, le lauree di maggior interesse per Aldi sono nel 70% dei casi quelle a indirizzo economico e statistico, per un 10% scientifico-tecnologico, per un 10% giuridico-sociale e poi ingegneria e lauree umanistiche, in entrambi i casi attestate al 5%.



Per Aldi continua anche la fase di ricerca immobili – terreni ed edifici - per i futuri punti vendita. Le regioni d'interesse sono Toscana, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli. La catena tedesca è interessata a immobili aventi un bacino di utenza di almeno 30mila abitanti.

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