Agricola Campidanese fa notizia: «Presidio in Sardegna»

Agricola Campidanese fa notizia: «Presidio in Sardegna»
La terra produce ricchezza nei campi dell'Orto di Eleonora: questo il titolo dell'ampio articolo dedicato sabato dal quotidiano "L'Unione Sarda" all'organizzazione di produttori (Op) Agricola Campidanese che, nel territorio dove Eleonora d'Arborea fece nascere il sogno di un regno di Sardegna, ha raggiunto traguardi importanti ma non per questo rinuncia a progetti ambiziosi. L'obiettivo, si legge nel pezzo, è quello di conquistare il mercato dell'ortofrutta nell'isola, sbarcare oltre Tirreno e oltreconfine (di recente i prodotti con il brand dell'Op sono arrivati in Gran Bretagna) e "ridare ai produttori sardi e al territorio quello che spetta loro".

Un progetto nato nel 2009 da alcune aziende che "soffrivano il dominio delle organizzazioni e delle grandi aziende della Penisola". "Il 70% dei prodotti ortofrutticoli che si consumano in Sardegna arriva da fuori, la nostra iniziativa è nata dall'esigenza di concentrare l'offerta in un mondo in cui la globalizzazione ha accorciato i mercati", spiega sulle pagine del giornale isolano il direttore commerciale di Agricola Campidanese Salvatore Lotta.

Mettendo insieme i produttori dunque, è stato possibile "sfruttare le agevolazioni concesse a livello nazionale e comunitario". E soprattutto oggi gli agricoltori "non solo vedono un ritorno del loro lavoro, ma guardano al mercato con ottimismo". Attualmente sono 35 le aziende - alcune riunite in cooperative - che a vario titolo fanno parte dell'Op; una ventina i soci. "Nell'ultimo anno abbiamo rendicontato ai nostri produttori circa 11 milioni di euro mentre il fatturato complessivo aziendale si è aggirato attorno ai 18 milioni", prosegue Lotta. "Vogliamo dare lavoro e soprattutto restituire al territorio il valore che si produce. Mentre una parte degli utili viene investita in attività sociale: sono state fatte donazioni a Centri anti-violenza per le donne, è stato finanziato un progetto di formazione in Africa in una missione dei padri Saveriani e un assegno da diecimila euro è arrivato a Tolentino per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto".

Stare insieme, dunque paga: Lotta sottolinea che il sodalizio opera anche come gruppo d'acquisto in modo da comprare sementi e materiale per il packaging con evidenti risparmi. E inoltre, dice ancora il manager dell'Op all'Unione Sarda, "possiamo andare uniti sul mercato e arrivare al consumatore finale anche in Sardegna; l'80% degli acquisti alimentari avviene attraverso la grande distribuzione e noi ci siamo, anche nelle catene estere".

L'articolo prosegue soffermandosi sulle certificazioni dell'Op di Terralba e sui numerosi prodotti, dall'anguria Gavina ai meloni verdi, dalle fragole alle carote. "Tutti i proventi - conclude Lotta - tornano sul territorio". (ma)