Monitor
Apofruit, 12 mesi sul mercato con varietà vincenti
Zanelli: raccolto il 20% del totale, c'è fiducia. Casadio: comunicazione strategica
Fragole italiane 12 mesi l'anno puntando su varietà in grado di abbinare qualità e costanza di produzione e facendo leva su una comunicazione sempre più ampia: è la strategia di Apofruit Italia per una referenza frutticola decisamente strategica nell'economia del Gruppo.
"In generale il nostro raccolto è iniziato in lieve ritardo rispetto allo scorso anno, ma ora siamo sostanzialmente in linea con l'analogo periodo del 2016, avendo raccolto ll 20% circa del totale", spiega il direttore commerciale Mirco Zanelli. "Il trend è positivo, le prospettive per il periodo pasquale e il prosieguo di stagione sono buone".
Le prime fragole Apofruit Italia si sono affacciate sul mercato già tra dicembre e inizio gennaio grazie ai cinque ettari siciliani dell'area di Donnalucata, nel Ragusano, dove a essere protagonisti sono produttori di verdure che si impegnano su un'alternativa interessante facendo riferimento alla varietà Melissa.
Candonga per normal trade a "firma" Solarelli
La Basilicata, sottolinea Zanelli, si conferma il principale bacino produttivo dei soci Apofruit con un'aspettativa di 45mila quintali coltivati su un centinaio di ettari: domina, con una quota del 90%, Candonga, cui si affianca Melissa, che per la prima volta viene coltivata su ampia scala.
Dalla Campania, nella zona casertana di Parete, dove opera Coop Sole, sono invece attesi -tramite Mediterraneo Group il network di imprese nato per valorizzare le produzioni ortofrutticole dei partner della cooperativa Apofruit - circa 75-80mila quintali di fragole: Sabrina è il principale riferimento, ma sono in corso test importanti su Melissa, Fortuna e altre varietà in prova.
La Romagna, infine, dovrebbe esprimere circa 8mila quintali; i produttori stanno rinnovando le varietà e termineranno la raccolta nel periodo di maggio giugno. Insieme a Tecla e Asia spicca una nuova cultivar, Sibilla.
Cestino di Candonga da 300 grammi
Sul fronte-prezzi, Zanelli sottolinea che i risultati fino ad oggi sono in linea con quelli dello scorso anno e fanno ben sperare per il prosieguo della campagna. "Il prodotto spagnolo c'è e ci sarà anche ad aprile, ma molte catene distributive prediligono il Made in Italy, più facile da differenziare e valorizzare", sottolinea il direttore commerciale. Che aggiunge: "La qualità gustativa è fondamentale per il consumatore e in questa direzione si sta orientando la ricerca, tesa anche a selezionare cultivar in grado di assicurare costanza di produzione per un connubio indispensabile nel nostro comparto".
Per quanto riguarda la fase a valle della filiera, Apofruit Italia punta con sempre maggiore decisione sul brand Solarelli al fine di valorizzare un prodotto che negli ultimi anni è stato protagonista di un deciso rilancio proprio grazie all'introduzione di nuove varietà, in primis Candonga: "Gran parte delle nostre fragole - dice il responsabile marketing Gianluca Casadio - sono commercializzate con l'ormai noto marchio su tutti i canali, dalla grande distribuzione organizzata allo specializzato, avvalendosi di diversi tipi di confezioni: nel normal trade va per la maggiore il cestino aperto da 500 grammi, in Gdo il cestino da 300 grammi".
"Solarelli - aggiunge Casadio - si caratterizza per lo stretto legame con il territorio, nelle confezioni è riportata la provenienza geografica. E sulla comunicazione stiamo investendo con decisione: quest'anno per la prima volta abbiamo attivato da marzo a maggio una campagna espressamente dedicata alla fragola. Dal 9 al 22 aprile, in particolare, saremo on air su radio Rai con uno spot dedicato alla fragola Sabrina e ad aprile presenzieremo con una pagina tabellare alcune testate consumer. A maggio, infine, Solarelli sarà tra gli sponsor degli Strawberry days, il fuorisalone di Macfrut".
La pagina tabellare per le testate consumer