Crescita a doppia cifra per Anecoop

Il gruppo cooperativo spagnolo batte il record di fatturato. Tutti i numeri

Crescita a doppia cifra per Anecoop
Anecoop batte il record di fatturato. In occasione della sua assemblea annuale, tenutasi ad Almeria, il maggiore gruppo cooperativo iberico dell'ortofrutta ha riferito di avere registrato un incremento delle vendite pari al 10,7% durante la stagione 2015/16, a totalizzare 639milioni di euro; i volumi di frutta e verdure, nello stesso periodo, sono aumentati del 4,8% a 782mila tonnellate.

Includendo anche le diverse divisioni estere, il fatturato totale raggiunge 802 milioni di euro, con un volume complessivo di 930mila tons.

Queste cifre, come riporta Eurofruit, rispecchiano un altro anno di "crescita solida" e si sono tradotte in rendimenti più elevati a favore dei 27mila soci produttori.

Sulle performance hanno influito la recente incorporazione delle tre aziende Toñifruit, Tomasol e Huercasa, e la creazione della società Janus Fruit operante nel segmento della quarta gamma di frutta. Buono anche il bilancio di Solagora, business unit commerciale per il mercato del biologico, che ha aumentato le vendite del 4% a fronte di volumi in crescita del 2% circa.

"Nel corso degli ultimi quattro decenni - ha commentato il presidente Alejandro Monzón - abbiamo consolidato il nostro modello di business, per diventare leader in Europa nel settore dei prodotti ortofrutticoli. Come gruppo ci siamo evoluti e adattati ai cambiamenti per continuare a crescere, creando una rete commerciale che permette ai nostri soci di spedire i loro prodotti in 69 Paesi del mondo e di essere presenti sul mercato tutto l'anno".

La Francia, primo mercato in assoluto, ha assorbito 176mila tons di frutta e verdure. A seguire, con 146mila tons, il mercato nazionale, che ha superato la Germania (in terza posizione, con 124mila tons).

Joan Mir, direttore generale di Anecoop, ha spiegato che il comparto verdure è stato sostenuto dalle forti vendite nel mercato interno e dall'incremento dell'offerta della IV gamma, mentre la frutta ha beneficiato di un aumento significativo dei volumi di cocomeri e kaki.

Da segnalare, infine, il netto miglioramento della marginalità degli agrumi, che venivano da cinque stagioni disastrose: i prezzi, rispetto al 2014/15, hanno riportato mediamente un +20%, con aumenti per quasi tutte le varietà.

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