Assomela: marzo record, migliora il quadro. I dati

«Programmi di decumulo e piani di vendita rispettati, bene tutte le varietà e l'export»

Assomela: marzo record, migliora il quadro. I dati
A circa due terzi dello sviluppo della campagna di commercializzazione 2016/17, il Comitato marketing di Assomela ha analizzato la situazione del mercato delle mele. I mesi da febbraio a maggio sono infatti particolarmente importanti per valutare i fattori che guidano i trend delle vendite e le prospettive di chiusura.

Dalla partenza della stagione commerciale sono state vendute complessivamente 1,33 milioni di tonnellate di mele, volume leggermente superiore al 2015/16 e perfettamente in linea con i programmi di decumulo e i piani di vendita impostati in autunno.
Le vendite di marzo, per complessivi 260mila tonnellate, volume mai raggiunto per tale mese, hanno permesso di riportare le giacenze al livello previsto.



Tutte le varietà hanno presentato dinamiche positive. La Golden delicious ha fatto segnare una netta ripresa sia rispetto al marzo 2016 sia rispetto a febbraio 2017 e a inizio aprile le mele in giacenza sono pari a 392mila tonnellate. La Fuji, con una giacenza al primo di aprile di 41mila ton, conferma una evoluzione regolare e positiva, così come la Granny Smith che con 37mila ton presenta la giacenza più bassa degli ultimi quattro anni. Procede bene anche il decumulo di Red Delicious, che nel mese di marzo ha visto un volume di vendita record di 36mila ton, con una giacenza attuale di 65mila ton. Fluido anche il destoccaggio di Gala, che si prevede finirà entro aprile e molto bene il gruppo delle nuove varietà club, particolarmente apprezzate dal consumatore.



La qualità, sottolinea Assomela, si conferma molto buona e non si registrano problemi per il prodotto stoccato. La positiva evoluzione del mese di marzo è stata favorita da primi segnali di ripresa del mercato del Nord Africa, che potrebbe proseguire nel mese di aprile. Se questa indicazione troverà conferma nelle prossime settimane, per Libia ed Egitto in particolare, le prospettive di mercato potranno evolvere positivamente.
Apprezzabile, aggiunge il report dell'associazione, il trend di vendite verso l’area del Medio Oriente e verso l’India, dove l’Italia risulta essere il primo Paese esportatore della Comunità Europea.

Le giacenze europee all’inizio del mese di marzo risultavano più basse del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.
L’importazione da paesi produttori dell’Emisfero Sud ha avuto inizio con qualche ritardo e in ogni caso i volumi previsti verso l’Europa non paiono particolarmente elevati.

Queste valutazioni, aggiunge Assomela, portano a sottolineare ancora una volta innanzitutto l’efficacia del modello delle Organizzazioni di produttori nel confronto con i Paesi competitori sullo scenario internazionale. Importante allo stesso tempo rimarcare la necessità di una "strategia organica per favorire l’accesso a nuovi mercati ma anche per sostenere le imprese su mercati più tradizionali e vicini, con adeguate strategie di promozione".

L’analisi proposta e i dati disponibili fino ad ora, conclude Assomela, permettono di esprimere valutazioni tendenzialmente positive sull'attuale situazione di mercato che presenta margini di recupero sulle quotazioni e offre prospettive di leggero miglioramento nell'ottica di una equilibrata remunerazione del prodotto.