Amìo, progetto di filiera Made in Italy per i legumi bio

A Tuttofood il lancio della linea che sarà sul mercato da settembre

Amìo, progetto di filiera Made in Italy per i legumi bio
Un progetto di filiera italiana per i legumi e i cereali bio: è la nuova scommessa firmata “Amìo”, brand di Ilta Commodities - trader mondiale di legumi e cereali - che ha scelto l’Italia, e più specificatamente Marghera (Venezia), per insediare lo stabilimento con il quale punta a conquistare il mercato europeo.

“Amìo promuove la biodiversità, i nostri prodotti provengono da svariate parti del mondo - spiega Fabrizio Cantoni, direttore commerciale di Ilta alimentare Spa, emanazione di Ilta Commodities - ma quando abbiamo deciso di approcciare il bio è emersa, nitida, la necessità di rivolgerci ai territori più vicini a noi e quindi più controllabili: di qui il progetto di filiera italiana che presenteremo in anteprima alla fiera milanese Tuttofood, dove esponiamo all’interno dell’area TuttoGreen. Sarà l’occasione per assistere a una preview del progetto in fase di sviluppo: il lancio sul mercato avverrà ufficialmente il prossimo settembre, con il raccolto 2017” 

La linea “Amìo Bio” conterà su otto referenze provenienti da Sicilia, Puglia, Basilicata, Veneto, Umbria e Marche: sei legumi e due cereali. “Ceci siciliani e lenticchie pugliesi - puntualizza Cantoni - testate nel 2016, fanno già parte del nostro assortimento. Le altre sono new entry. Nel punto vendita il prodotto sarà nobilitato da un pack premium attraverso il quale indicheremo, in modo chiaro, il nome dell’azienda agricola con tanto di firma del produttore, che ci metterà la faccia. Oltre alla tracciabilità dal campo alla tavola puntiamo a offrire un alto contenuto di servizio; ci vogliamo differenziare e per questo, in sede progettuale, siamo partiti fissando le cose che non volevamo e non vogliamo fare: non vogliamo comunicare il bio in modo generico, non vogliamo presentare in modo vago il legame tra Amìo e i produttori, non vogliamo citare le zone di produzione italiane senza sottolinearne le peculiarità, non vogliamo avvalerci dei produttori come semplici testimonial senza coinvolgerli attivamente”. 


Fabrizio Cantoni

“Oggi - prosegue il direttore commerciale di Ilta - bisogna comunicare meglio e di più, c’è troppa genericità: il bio è ancora una scelta di fiducia, per costruire un percorso vincente bisogna impegnarsi coinvolgendo tutti i protagonisti della filiera in modo da mantenere la promessa che il prodotto sia veramente biologico e di qualità; noi lo facciamo creando, in un contesto di filiera corta, un legame reale tra produttore e consumatore. E il claim prescelto, Il valore di una firma, fa riferimento a cinque valori per noi ineludibili: controllo, trasparenza, rispetto, responsabilità, qualità”.

Il lancio di “Amìo Bio” sarà accompagnato a settembre da un progetto di comunicazione particolarmente articolato che privilegerà i canali digitali (“in primis i social, dove abbiamo riscontri molto rilevanti, con 30mila followers molto attivi ed in costante crescita solo su Facebook”, sottolinea Cantoni) e sarà caratterizzato inoltre da partnership mirate tese a garantire una diffusione ampia e coinvolgente del progetto tra i consumatori.

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