Coop porta le filiere di melone e fragola al concertone

Il primo maggio a Roma testimonianze per "Buoni e Giusti" con Francescon e Sole

Coop porta le filiere di melone e fragola al concertone
La campagna "Buoni e Giusti" di Coop Italia sul palco del concertone del primo maggio a Roma: in occasione del tradizionale evento che si svolge in Piazza San Giovanni, due lavoratori del settore ortofrutticolo e un ispettore porteranno la testimonianza legata all'iniziativa lanciata poco più di un anno fa per promuovere l’eticità delle filiere a rischio e contrastare il fenomeno del caporalato. Tra l'esibizione di un gruppo e l'altro, le decine di migliaia di partecipanti e i telespettatori potranno ascoltare le storie di Marilena della Cooperativa Sole nei campi di fragole del Casertano e di Singh Sukhdev lavoratore indiano nei campi di meloni dove opera l’impresa Francescon che si intrecciano con quella di Michele, ispettore per conto di Coop dell’organismo internazionale Bureau Veritas.

I dettagli della partecipazione di Coop Italia al concertone sul tema dell'etica del lavoro sono in fase di definizione in questi giorni, per cui non sono da escludere ulteriori novità legate all'inedita presenza dell'ortofrutta alla tradizionale maratona musicale capace di richiamare ogni anno nella piazza capitolina tra 500mila e un milione di spettatori.

Le prime ispezioni, ricorda Coop Italia in un comunicato, sono partite nell’autunno 2015 e hanno riguardato la filiera degli agrumi. Sotto la lente sono successivamente finite le filiere di fragole, pomodoro pachino, lattuga, meloni, pomodoro da industria, uva per un totale di 270 aziende agricole ispezionate. Le segnalazioni di gravi non conformità si sono registrate sulla filiera del pomodoro da industria dove, nell’estate 2016, a seguito di ispezioni sono state sospese due aziende agricole per problemi di sicurezza e ostilità all’audit.

Nelle altre filiere ispezionate nel corso del 2016 invece sono state individuate problematiche relative a norme di sicurezza disattese su cui, ricorda Coop, è stato chiesto un pronto intervento. Le verifiche di follow up datate 2017 serviranno anche a testare la risoluzione di queste criticità. La campagna ha coinvolto tutti gli 832 fornitori di ortofrutta (nazionali e locali) di Coop, che operano con oltre 70mila aziende agricole. 

A ciò si aggiunge l’impegno chiesto alle 7.200 aziende agricole dei prodotti a marchio Coop di iscriversi alla Rete del lavoro agricolo di qualità. Nel 1998, peraltro, Coop era stata la prima in Europa e l’ottava al mondo ad adottare lo standard SA8000 per richiedere garanzie in tema di responsabilità sociale dai propri fornitori di prodotto a marchio.

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