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Le fragole italiane dominano nei negozi

La prima analisi sui Pdv di Agroter e BeMyEye: nasce una rubrica esclusiva

A inizio aprile, il 50% del campione di negozi nazionali analizzato ha in assortimento solo fragole italiane. La restante parte del campione di negozi referenzia anche fragole spagnole (il 27%) o solo fragole spagnole (il 23%, di cui il 90% sono insegne di discount). A livello di numero di prodotti complessivi, le fragole spagnole coprono solo il 26% delle referenze rilevate. Insomma, si parla tanto di dipendenza dalla Spagna ma poi, in realtà, già ad aprile è l'Italia a governare l'offerta delle fragole. Questo il primo, eclatante, risultato del nuovo strumento di rilevazione del Monitor Ortofrutta di Agroter per fotografare su scala nazionale ed europea in modo istantaneo e puntuale le caratteristiche dell'offerta di ortofrutta disponibile sul mercato. Dalla collaborazione con BeMyEye (la più grande rete europea di rilevatori in tempo reale sulla vendita al dettaglio) nasce infatti un nuovo modo di fare ricerca, direttamente nel Pdv, che origina la rubrica esclusiva di Italiafruit News "Occhio per Occhio", di cui proponiamo oggi la prima uscita. Si tratta di un monitor continuativo, con focus periodici, su categorie e prodotti presenti nei punti vendita della grande distribuzione organizzata.

Sfruttando gli "occhi" del panel di rilevatori di BeMyEye, Agroter ha potuto analizzare l'offerta completa di fragole in 44 negozi nazionali, suddivisi in sei piazze rappresentative delle quattro aree geografiche Nielsen, nel periodo compreso tra i 6 e il 14 aprile 2017. Le rilevazioni sono state effettuate attraverso la raccolta e l'analisi di fotografie, scattate tramite smartphone, di tutti i prodotti presenti a negozio per la categoria fragole.

Fragole biologiche, una strada ancora lunga

Per quanto riguarda la presenza di prodotti biologici c'è ancora molto da fare. Lo conferma la presenza di fragole bio solo nel 14% dei negozi rilevati. Per altre categoria di prodotti ortofrutticoli, ad esempio mele o pomodori, si raggiungono quote decisamente maggiori e, in certi casi, vicine al 100%. A livello di numerica complessiva rilevata su tutto il campione, solo il 6% delle fragole era da coltivazione biologica, mentre il restante 94% proveniva da coltivazione tradizionale.

Il format influenza l'offerta, la segmentazione innalza i prezzi medi

Il format del negozio influenza la numerica della categoria e, allo stesso tempo, influenza l'offerta anche in termini di prezzo medio.
Nel grafico elaborato dal Monitor Ortofrutta sulle rilevazioni di BeMyEye si nota come nei format più grandi, quelli cioè dei negozi con superficie maggiore di 4.500 metri quadrati, ci sia una numerica maggiore di fragole, mediamente pari a 4,4 referenze per negozio. Il prezzo medio rilevato è di 5,35 euro il chilo, il più alto rispetto ai tre cluster dimensionali considerati (sopra i 4.500 mq, 4.500-2.500, sotto i 2.500 mq, discount a parte). Al diminuire delle superfici, diminuisce anche la numerica rilevata e i prezzi medi. Il che sembra suggerire che la segmentazione tende ad alzare il livello medio dell'offerta (ipotizzando che ci sia una reale correlazione tra prezzo, attributi e qualità percepita del prodotto).
Discorso a parte deve essere fatto per i discount, che mostrano un numero nettamente inferiore di referenze, in media 1,1 per negozio (solo il 10% dei discount, insomma, ha due referenze di fragole), a un prezzo nettamente sotto la media, che non raggiunge i 3 euro il kg.

Nelle prossime settimane, nella rubrica "Occhio per occhio", saranno presentati ulteriori approfondimenti su:
-    Forbice prezzi e battuta di cassa
-    Attributi: metodo di coltivazione, provenienza e varietà
-    Correlazione tra attributi e prezzi
-    Aree geografiche
-    Confronti internazionali (Francia, Spagna, Regno Unito e Germania)

Per maggiori informazioni sul servizio di rilevazione on field del Monitor Ortofrutta contattare Alfonso Bendi, alfonso@agroter.net

(ha collaborato Francesco Ricchieri)