Gli Orti di Venezia «in mostra» a Trieste

Inaugurata ieri con Coop Alleanza 3.0 l’esposizione curata da Vittorio Sgarbi

Gli Orti di Venezia «in mostra» a Trieste
“Sapere che, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, la mia azienda è la prima realtà ad avere sostenuto la restituzione a  di splendidi tesori artistici mi rende particolarmente fiero”. E’ il primo commento di Paolo Tamai, titolare de Gli Orti di Venezia, in occasione dell’inaugurazione dello spazio espositivo nel salone da ballo del Civico Museo Sartorio della città giuliana.

L’idea dell’azienda veneziana, specializzata nella produzione e commercializzazione di insalate di IV gamma, è abbinare al frutto della terra il sostegno a progetti culturali e di restauro con il coinvolgimento dei consumatori. Concetto riassunto nello slogan “le insalate buone due volte”.

La mostra “Capolavori del Museo Sartorio scelti da Vittorio Sgarbi e restauri de Gli Orti di Venezia”, inaugurata ieri, riconsegna dunque alla comunità sei opere dopo il restauro sostenuto dall’azienda “Gli Orti di Venezia” in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 nell’ambito dell’iniziativa “Adotta una pinacoteca”.

La società di Paolo e Marina Tamai (che ha garantito l’intera copertura economica dell'intervento di restauro, per un valore complessivo di 25mila euro, ndr), è stata supportata dai triestini e dai friulani che - acquistando le insalate fresche, sane e naturali a marchio “Gli Orti di Venezia per Trieste”, in distribuzione nei punti vendita Coop Alleanza 3.0 di Trieste e della regione - hanno contribuito ad adottare i dipinti.

“Mia moglie Marina e io – ha aggiunto Tamai - pensiamo che sia possibile contribuire quotidianamente alla costruzione e al funzionamento di ogni azienda, famiglia o istituzione vivendo il lavoro non solo come dovere quotidiano, ma come parte necessaria di un tutto che si chiama comunità sociale. Il nostro sostegno all’intervento di restauro ha reso un bene comune nuovamente fruibile alle persone, le stesse che tutti i giorni acquistano le insalate de Gli Orti di Venezia. Partendo dalle cose semplici, l'impegno di molti può dare importanti risultati. Adotta una pinacoteca, con la mostra che inauguriamo, ne è la dimostrazione”.



Il restauro

L’intervento di restauro ha riguardato sei dipinti risalenti al periodo tra il XV e il XVII secolo provenienti dalle collezioni private di illustri famiglie triestine e donate ai Civici Musei di Storia ed Arte: “Suicidio di Lucrezia” (foto in apertura), “Decollazione di San Giovanni Battista”, ”Ecce Homo o Cristo deriso” (qui sopra), “Madonna col Bambino”, “La lanterna di Diogene” e “Madonna col Bambino di Pasqualino Veneto”.
Iniziato nel 2016, il restauro è stato rivolto alla conservazione dei caratteri tipologici strutturali, formali e ornamentali dell'opera e alle eliminazioni di eventuali aggiunte avvenute nel corso dei secoli che ne hanno snaturato il significato artistico. L’esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi e Lorenza Resciniti, è aperta al pubblico da oggi.

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