«IV gamma, no alla politica dei prezzi bassi»

Rago alla Gdo: «Per il segmento ricerca e innovazione sono fondamentali»

«IV gamma, no alla politica dei prezzi bassi»
Le difficoltà produttive riscontrate tra gennaio e febbraio sono solo un lontano ricordo, ma quel brutto periodo per la IV gamma deve essere una sorta di lezione per la filiera, dai produttori alla grande distribuzione organizzata. Questo è il pensiero di Rosario Rago, responsabile commerciale dell'omonimo gruppo che, nella Piana del Sele (Salerno), si è specializzato nelle insalate pronte operando su 200 ettari di terreni, in prevalenza serre.

“Durante le gelate invernali abbiamo registrato cali produttivi del 30-40% rispetto a quelle che erano le richieste del momento. Ci siamo trovati ad affrontare un innalzamento dei prezzi inaspettato e per le aziende che avevano forniture a lungo termine con la Gdo non è stato facile sopperire ai quantitativi e mantenere quanto più possibile gli ordinativi. Ci siamo trovati ad acquistare prodotti molto cari, ma non siamo venuti meno agli impegni. Ci auguriamo che questo serva a far capire alla Gdo la serietà delle imprese che, anche in momenti complicati con mercati rigidi e prezzi alti, sono riuscite a mantenere le forniture, dimostrando la consueta correttezza”.



Dal 10 febbraio in poi le criticità produttive sono andate via via scemando e si è tornati alla normalità. “Questo – riprende Rago – ha coinciso con una crescita del mercato della IV gamma, una crescita che continua tutt'ora. Ci troviamo davanti a quantitativi richiesti più alti di quelli preventivati: un aumento a volume, ma una riduzione del valore che sta portando un po' di crisi nel nostro mercato. Se l'impresa non riesce a fare la giusta marginalità per continuare a investire in ricerca e innovazione rischia di invecchiare e uscire dal mercato. L'invito che faccio alle catene della Gdo è quello di lasciare alle aziende i margini per continuare a investire nel futuro, sia nei processi produttivi che nei nuovi prodotti da presentare al mercato”.

A proposito di nuovi prodotti, il Gruppo Rago da due anni a questa parte ha lanciato Spadellami, verdure fresche pronte da cuocere con cinque referenze: La Rossa (cavolo), L'Azzurra (cavolo, verza, carote julienne), La Viola (misto di cavoli di vario tipo), La Nera (cavolo, verza, radicchio) e L'Arancione (cavolo, radicchio, rapa rossa).



“Spadellami registra un incremento dei consumi del 100% all'anno – prosegue Rosario Rago – sono prodotti molto interessanti, sul mercato italiano sono molto apprezzati tanto che catene distributive di cui non siamo abituali fornitori ce li hanno richiesti. In questo periodo stiamo conducendo prove con nuovi prodotti da inserire nella gamma: l'idea è lanciare tre nuove referenze nel 2018”.

Il Gruppo Rago, che ha sede a Battipaglia (Salerno), propone prodotti col proprio brand e con la marca del distributore. Lavora con la Gdo e ha un forte posizionamento nel Centro e Sud Italia. L'azienda – che affonda le radici nel lontano 1892 e ora è alla quinta generazione - sviluppa un giro d'affari di circa 20 milioni di euro. A guidare l'azienda ci sono i tre fratelli Rago - Mariano (responsabile della produzione industriale), Antonio (responsabile della produzione agricola) e Rosario (responsabile commerciale) – con la supervisione del padre Gaetano. All'estero l'impresa campana commercializza soprattutto verdure a foglia di prima gamma in busta o in vaschetta.

Una delle caratteristiche del Gruppo Rago è di avere una filiera circolare, con una grande attenzione all'ambiente. L'azienda gestisce l'intero ciclo del prodotto, dal campo alla busta. “Ma abbiamo anche un centro di compostaggio interno dove gli scarti di produzione vengono trasformati in ammendanti per i nostri terreni – racconta con orgoglio Rosario Rago – e abbiamo un bioparco di 15mila metri quadri per abbattere le nostre emissioni di anidride carbonica. Stiamo poi lavorando per avere la certificazione Carbon Footprint e capire i nostri consumi energetici. Poniamo massima attenzione all'ambiente, riteniamo sia un valore aggiunto da comunicare e il nostro obiettivo è immettere sul mercato prodotti realizzati minimizzando l'impatto ambientale”.



Rucola e baby leaf sono i prodotti di punta dell'azienda salernitana che, sul fronte del packaging, sta valutando nuove soluzioni per avere un impatto ambientale più basso. “Purtroppo anche qui ci scontriamo con la politica dei prezzi bassi della Gdo, con promozioni aggressive – sottolinea Rago – Stiamo attenti, guardiamo al futuro del nostro comparto, che non cresca solo a volume, ma anche a valore: lo dico anche nell'interesse della Gdo. La IV gamma è strategica per il reparto ortofrutta, va difesa mantenendo alta la qualità e i prezzi non si possono ribassare in continuazione”.

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