Il melone mantovano «anticipa» lo scaffale

Inizia dieci giorni prima la stagione dei frutti a marchio Igp. E +30% per i volumi

Il melone mantovano «anticipa» lo scaffale
I meloni mantovani Igp hanno “voglia di scaffale”. I frutti, infatti, sono mediamente in anticipo di dieci giorni rispetto alla norma.

“Alcune varietà saranno pronte già il 10-15 maggio – dice Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio di tutela del Melone mantovano Igp – Potrebbe pertanto esserci una sovrapposizione con le produzioni siciliane, che non sono ancora entrate nel pieno, e addirittura con i primi meloni veronesi, in anticipo”.

Detto così, suona allarmante, visto che sul mercato nazionale la Gdo non riuscirebbe ad assorbire più prodotto, mentre all’estero francesi e spagnoli hanno già occupato gli spazi liberi.
“Ma l’allegagione è scalare – continua il presidente del Consorzio – da noi come in altri areali produttivi, quindi potrebbe risolversi tutto per il meglio, senza surplus di offerta. E, poi, il melone mantovano ha i suoi estimatori e, quando arriva sul mercato, una buona parte di affezionati lo preferisce ad altri. Tra un paio di settimane avremo sicuramente più elementi per valutare l'andamento commerciale”.

Le aziende associate al Consorzio del Melone mantovano Igp stanno cercando di ritardare la maturazione, agendo sull’apertura delle serre. “Il meteo al momento non è un problema – osserva Aguzzi – anzi l’escursione termica, con minime attorno ai 10-12 gradi centigradi e massime sui 23-25, fa bene alla qualità dei frutti”.

"Le aspettative per la stagione 2017 sono alte - conclude Aguzzi - Dovremmo gestire un 30% in più di prodotto rispetto all'anno scorso quando, con 4.100 tonnellate, abbiamo aumentato i quantitativi commercializzati del 240% sul 2015. L'idea è di confermare l'ottimo risultato grazie anche a un continuo monitoraggio delle vendite sui banchi".

Copyright 2017 Italiafruit News