Ecco come favorire l'ingrossamento dei frutti con i biostimolanti

Vitali (Biolchim): «Produzione e calibro fattori determinanti per la redditività»

Ecco come favorire l'ingrossamento dei frutti con i biostimolanti
Il raggiungimento di un calibro ottimale è, per i frutticoltori, uno degli obiettivi prioritari da raggiungere. Lo richiede il mercato, lo apprezza il consumatore. Per ottenere frutti dall'elevata pezzatura e con standard qualitativi di livello si può far ricorso ai biostimolanti, come suggerisce Biolchim, azienda bolognese specializzata nella produzione e commercializzazione di queste soluzioni naturali.

“Produzione e calibro dei frutti sono i fattori che contribuiscono a definire la redditività della coltura – sottolinea Franco Vitali, responsabile tecnico-agronomico di Biolchim – Per favorire l'ingrossamento del frutto senza alterarne la consistenza è necessario stimolare la moltiplicazione cellulare, favorendo allo stesso tempo la formazione di pareti cellulari robuste”.



Per far questo la strategia di Biolchim si basa sull'azione combinata di tre prodotti ad applicazione fogliare - Kriss, Folicist e Nitrocam – che possono essere utilizzati sull'actinidia a polpa verde, kiwi giallo, uva da tavola, pomacee e drupacee. “E' possibile promuovere l'ingrossamento del frutto poiché si stimola il metabolismo dei frutticini e si favorisce la moltiplicazione cellulare – prosegue Vitali – fornendo tutte le sostanze nutritive necessarie alla pianta, poi, si può ottenere un'ottimale accrescimento dei frutti e una pezzatura uniforme. Infine, con questa strategia si favorisce il mantenimento della consistenza dei frutti, poiché si rafforzano le pareti cellulari grazie all'apporto di calcio e di altri elementi nutritivi”.

In questa tabella sono riassunte le modalità e le dosi di impiego.



Mentre per il kiwi giallo cambiano epoche e modalità di impiego, come viene riassunto in questo grafico.



Nitrocam può essere sostituito con Ligoplex Ca, prodotto che apporta calcio interamente complessato con Ligninsolfonato d'ammonio, in totale assenza di azoto.

“Gli interventi con promotori della crescita del frutto, accelerando il metabolismo della pianta – prosegue il responsabile tecnico-agronomico – e aumentandone la produzione, richiedono l'associazione a un programma di nutrizione completo e adeguato. La pianificazione di una strategia di nutrizione deve tenere conto del potenziale produttivo e delle caratteristiche del terreno”.

E qui entrano in azione i micronutrienti, che giocano un ruolo fondamentale nel regolare il metabolismo della pianta da frutto. Per evitare carenze il consiglio di Biolchim è quello di associare Microfol Mix alla dose di un chilogrammo per ettaro. Inoltre la strategia di ingrossamento della società bolognese è impiegabile in tutti i programmi di coltivazione a residuo zero.

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