Cso Italy, dossier sull'ortofrutta veneta: tutti i numeri

Cso Italy, dossier sull'ortofrutta veneta: tutti i numeri
Nell'ambito del Convegno organizzato da Opo Veneto per presentare i valori dell'ortofrutta del Veneto a Macfrut, Elisa Macchi, direttore di Cso Italy ha presentato un dossier approfondito con tutti i numeri dell'ortofrutta veneta e i dati emersi sono molto significativi.

L'ortofrutta europea raggiunge in termini di quantità medie prodotte nel triennio 2012-2015 oltre 126 milioni di tonnellate di cui la Spagna rappresenta il 28%, l'Italia il 24%, la Francia l'11% la Polonia, il 7% e la Grecia il 6%. La produzione Italiana risulta lievemente in calo in termini di quantità mentre in valore la crescita è costante e questo grazie ad un innalzamento qualitativo dell'offerta negli ultimi anni.

Il Veneto contribuisce alla produzione nazionale ed europea con oltre 1,7 milioni di tonnellate di prodotto e in termini di Plv occupa il sesto posto tra le Regioni italiane dopo Sicilia, Puglia, Campania, Emilia-Romagna e Lazio.

Per alcune specie dell'ampio ventaglio di prodotti offerti la Regione Veneto occupa una posizione di leadership assoluta in Italia, pensiamo ad esempio alle mele in cui il Veneto è secondo produttore dopo il Trentino Alto Adige  e per le pere al secondo posto dopo l'Emilia-Romagna, al Kiwi dove rappresenta l'11% della produzione nazionale o alla ciliegia dove ricopre il 9% della produzione nazionale.

Sul settore frutticolo inoltre i Catasti di Cso Italy, che elaborano dati fondamentali per valutare le tendenze produttive italiane in prospettiva, evidenziano una crescita nei prossimi anni per Granny Smith, Gala e Golden Delicious, relativamente alle mele. L'aumento di impianti di pere riguarda le varietà William e Abate Fetel, mentre la diminuzione significativa potrebbe riguardare gli impianti di kiwi.

Sul fronte orticolo il Veneto gioca un ruolo decisivo per la creazione di valore alla produzione, rappresenta il 32% della produzione italiana di radicchio e cicorie, il 17% degli asparagi, e ancora detiene quote rilevanti di produzione per zucca, patate, aglio, melone, cetriolo, piselli e peperone.

Per quanto riguarda il radicchio sono circa 7.800 gli ettari totali coltivati nel 2016 e la produzione ha raggiunto 126.000 tonnellate in crescita nell'ultimo triennio. Anche per l'asparago le superfici hanno superato i 1600 ettari e la produzione nel 2016 è arrivata a oltre 8.000 tonnellate. Significativa per il Veneto anche la produzione di fragole per le quali la regione rappresenta il 9% del totale nazionale.

In termini di acquisto merita un'attenzione particolare il "fenomeno radicchio" sempre più apprezzato dai consumatori: i primi dati del 2017 da gennaio a marzo evidenziano una crescita degli acquisti di radicchio in Italia del +6% rispetto al pari periodo del 2016 in volume e un +11% in valore.

Una tendenza che conferma la validità delle scelte di promozione e qualificazione del radicchio Veneto sul mercato italiano; scelte di qualità testimoniate anche dall'elevato numero di prodotti ad Origine Certificata del Veneto soprattutto nel settore orticolo dove il Veneto concentra il maggior numero di Igp e Dop d'Italia.

Fonte: Cso