Innovazione varietale, mercati, consumi: la ricetta vincente per la fragola

Esperti a confronto nel convegno "Strawberry Talks" di Macfrut: il resoconto

Innovazione varietale, mercati, consumi: la ricetta vincente per la fragola
La fragola, prodotto simbolo di Macfrut 2017, è stata la protagonista del convegno "Strawberry Talks" organizzato da Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e Image Line nell'ambito della kermesse dedicata all'ortofrutta. L’evento, che si è svolto ieri a partire dalle 10.30 nello spazio Agorà di Rimini Fiera, è stato diviso in due sessioni e ha permesso di approfondire diverse tematiche, dall’innovazione varietale, ai mercati, fino ai consumi.

Innovazione varietale ai raggi X

Il tema principale della prima parte del convegno è stata l’innovazione varietale. Ivano Valmori, fondatore di Image Line, Renzo Piraccini, patron di Macfrut e Walther Faedi, esperto del settore, hanno spiegato come mai la fragola sia stata scelta come prodotto principe dell’edizione 2017 di Macfrut, le motivazioni che hanno portato alla collaborazione di queste realtà e l’importanza di comunicare l’innovazione, partendo dal mondo della ricerca e potendo contare sulle potenzialità del digitale.

"La fragola in passato aveva registrato un grande sviluppo, soprattutto in Romagna - ha aperto il convegno Piraccini - ma subito dopo c'era stato un tracollo. Si produceva poco perché non si vendeva più. Ora sta diventando nuovamente un'opportunità. La Basilicata, per esempio, è rinata con la produzione della fragola, simbolo del riscatto di tutto il settore ortofrutticolo".

Dopo l’introduzione, due keynote speaker hanno presentato il quadro europeo del breeding. Juan Jesus Medina di Ifapa, Huelva, ha illustrato le tendenze legate alle varietà adatte agli ambienti mediterranei mentre Bruno Mezzetti dell'Università Politecnica delle Marche ha completato il panorama illustrando il miglioramento genetico per varietà adatte agli ambienti continentali.

L'obiettivo? Ottenere una continuità stagionale della fragola sul mercato dando la possibilità ai consumatori di acquistare fragole sia d'estate che d'inverno.

Al termine della prima sessione è stato sviluppato un talk show dedicato alle novità del breeding fragola cui ha partecipato un gruppo di costitutori formato da Gianluca Baruzzi di Crea Frutticoltura; Emilio Fuertes, Planasa; Carmen Leida, Mazzoni, Salvi e Tagliani-Civ; Bruno Mezzetti dell'Università Politecnica delle Marche; Michele Montanari di New Fruits; Nicola Tufaro di Nova Siri Genetics. 

“L’innovazione varietale è un ambito di sempre maggior interesse per tutti gli operatori del settore - ha affermato Gianluca Baruzzi di Crea Frutticoltura - ovviamente in primis per i produttori ma anche per i vivaisti, gli operatori commerciali, fino ad arrivare al consumatore che comincia a riconoscere le diverse varietà nel prodotto che acquista. Le opportunità di business, unite al fermento che si respira in questo contesto in tutto il mondo, stanno portando ad una crescita nel numero di aziende di breeding private, di cui oggi abbiamo incontrato i principali esponenti italiani”. 


Così mercato e consumi

La seconda parte del convegno, quella pomeridiana, è stata dedicata ai mercati e ai consumi. Ivano Valmori di Image Line ha introdotto i lavori, analizzando insieme a Paolo Bruni del Cso i numeri relativi alla produzione di fragole e cercando di comprendere con Corrado La Moglie del Crea quale debba essere il legame tra innovazione varietale e mercato, esaminando il tema del trasferimento dell’innovazione. L’intervento di Luca Braia, assessore all'agricoltura della Regione Basilicata ha evidenziato l’importanza del “sistema fragola” come prodotto ortofrutticolo esemplare per valorizzare il territorio.

“Anche se la categoria dei piccoli frutti nell’ultimo decennio è stata la star nel panorama ortofrutticolo europeo - ha affermato Mike Knowles di Fruitnet Media International - lo slancio principale nella crescita delle vendite è stato garantito da mirtilli, lamponi e more. Per la fragola, quindi, è oggi più forte che mai il bisogno di una costante innovazione in termini di marketing, distribuzione e produzione”.

"Se l'Italia cresce del 10% nell'export, Messico ed Egitto vanno fortissimo raggiungendo il 30%. E' necessario quindi - ha aggiunto Knowles - guardare a quei mercati che potrebbero essere ancora più ricettivi al prodotto italiano. Primo fra tutti la Norvegia che paga molto bene le fragole e per ora non annovera l'Italia tra i Paesi da cui le acquista. Anche la Francia può essere un'opportunità per l'Italia". 

Nel suo keynote centrale Knowles ha approfondito i nuovi trend in corso a livello europeo e suggerito “idee fresche” per il commercio europeo della fragola, dal quale ha preso spunto il talk show con Alfonso Bendi di AgroTer Group, che ha illustrato il punto di vista del consumatore, chiedendosi quali siano le motivazioni di acquisto e i modelli di consumo, insieme alla distribuzione e disposizione del prodotto fragola a punto vendita.
 
“In Italia – ha affermato Bendi - si rileva una presenza di fragole nazionali superiore rispetto alle aspettative. Contrariamente a quanto molti pensano, dalle nostre analisi condotte nella prima metà di aprile sul territorio italiano è emerso che ben il 50% del campione di negozi nazionali analizzato ha in assortimento solo fragole italiane. La restante parte del campione di negozi referenzia anche fragole spagnole, per il 27%, o solo fragole spagnole, il 23%, di cui però è da notare che il 90% corrisponde a insegne di discount”.

Insieme a Bendi ha partecipato al panel, Pietro Ciardiello, Coop Sole, che ha illustrato il punto di vista della produzione italiana, mentre Sergio Sainz, direttore commerciale di Coop Cuna de Platero, Huelva, ha illustrato e approfondito i dati della produzione estera, spagnola nello specifico. Carmela Suriano, Candonga Top Quality, ha infine sottolineato l’importanza del brand per raggiungere il consumatore e dare forza al prodotto. 

“L’analisi dell’andamento della fragola, dei trend in atto e delle novità in corso di sviluppo per il prodotto simbolo di questo Macfrut - ha concluso Valmori - ha offerto diversi spunti di riflessione non solo per questo frutto ma anche per il mercato dei prodotti di eccellenza del Made in Italy in senso ampio, su come valorizzarli in ambito nazionale e internazionale e come creare sinergie tra quanti lavorano nel settore agricolo. In questo contesto il digitale gioca un ruolo importantissimo ed è per questo che continuiamo a sviluppare strumenti sempre più sofisticati che permettano a quanti operano nel settore di performare sempre meglio come azienda singola e di conseguenza sui diversi mercati come unico comparto agricolo”.