Ioppì e Terre della Luce: l'aggregazione fa strada al Sud

Le due nuove Op di Sicilia e Basilicata hanno debuttato a Macfrut

Ioppì e Terre della Luce: l'aggregazione fa strada al Sud
Il Macfrut di Rimini ha visto debuttare due nuove organizzazioni di produttori del meridione che hanno obiettivi comuni: garantire il giusto reddito ai soci produttori di piccola e media dimensione. Stiamo parlando dell'Op sicliana Ioppì e di quella lucana Terre della Luce, ultimo progetto di Carmela Suriano, ideatrice e Ceo del Club Candonga.

"Con Ioppì - ha detto Luca Tardera (a sinistra nella foto di apertura), uno dei soci fondatori dell'Op - siamo riusciti ad aggregare in un'unica entità 80 produttori di ortaggi (pomodori, melanzane, zucchine, peperoni, ecc.) che operano nei territori di Siracusa e di Caltanissetta, per una superficie totale di 200 ettari di serre coperte e un fatturato stimato di 15 milioni".

"L'ultima annata agraria è stata soddisfacente, cercheremo di portare dentro a Ioppì sempre più orticoltori con l'intento di valorizzare le tipicità siciliane". Non solo: "Vogliamo aggregare in futuro produttori di uve da tavola".

"Dopo esserci presentati al recente Fruit Logistica, abbiamo scelto di esporre a Macfrut - ha proseguito Tardera - per proporre una collaborazione alla grande distribuzione organizzata italiana". La prima prerogativa dell'Op è il rispetto dell'ambiente e della salute pubblica. "A noi - ha posto l'accento il direttore commerciale Febbronio Bonaccorsi (al centro nella foto d'apertura) - interessa di più la salute dei consumatori che i nostri ricavi, fermo restando l'adeguata remunerazione per i produttori, i quali rappresentano il perno di tutta la filiera ortofrutticola".

Dalla Sicilia alla Basilicata. L'Op Terre delle Luce, riconosciuta nel 2016, conta 30 associati, tutti produttori di fragole Candonga. Alla presentazione dell'Op hanno partecipato la presidente Carmela Suriano, il presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale Gennaro Velardo e l'assessore all'Agricoltura della Basilicata Luca Braia.

"Il core business di Terre della Luce - ha rimarcato Suriano - è la fragola Candonga, che rappresenta circa il 40% del nostro fatturato annuo, pari a 12 milioni di euro. Le piccole aziende, così, possono avere la possibilità di approcciare il mercato in forma cooperativa. In Basilicata sono aggregate solo il 34% delle imprese ortofrutticole, rispetto al 47% di media nazionale. Oramai i piccoli produttori sono obbligati a seguire la strada dell'aggregazione, perché il mercato è sempre più vasto e competitivo".



"Come Op Terra e Sole ci impegniamo a migliorare la qualità, intesa come salubrità, e a fare comunicazione per veicolare le nostre tecniche colturali e le specifiche caratteristiche delle fragole, dei piccoli frutti e delle drupacee coltivati nel Metapontino", ha concluso Suriano.

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