Decreti Madia, rischio che può diventare opportunità

A Rimini convegno Andmi sul futuro dei Centri agroalimentari con Fedagro, Italmercati, Mipaaf

Decreti Madia, rischio che può diventare opportunità
Preoccupazione tra gli operatori dei Mercati all'ingrosso per l’applicazione dei decreti Madia e in particolare quelli riguardanti le aziende partecipate dagli enti pubblici locali, che potrebbero rappresentare, nella fase di attuazione, un fattore negativo per il comparto. E' quanto emerso in occasione del recente convegno organizzato al Macfrut di Rimini dall'Andmi, associazione nazionale dei direttori dei Mercati. I timori, come è emerso durante i lavori, sono legati alla scarsa conoscenza del comparto da parte del legislatore e delle autorità preposte: "riforme così radicali - è stato detto - necessitano di tempi adeguati e di adeguate modalità di applicazione; inoltre la particolare situazione dei bilanci, non certo brillanti, e la dimensione generalmente medio piccola delle imprese interessate, possono causare una rapida chiusura di molte realtà con gravi conseguenze economiche per l’intero settore distributivo".

Il presidente dell’Andmi Pietro Cernigliaro ha sviluppato la propria relazione introduttiva illustrando la situazione di criticità dei Centro all’Ingrosso e i contraccolpi subiti in presenza della normativa “Madia”, ribadendo però, come questa normativa debba essere considerata una opportunità per indirizzare l’intero comparto verso una forte evoluzione. Nel sottolineare in questo contesto il ruolo sociale ed urbanistico dei mercati rionali, Cernigliaro ha auspicato un cambiamento che veda coinvolti le imprese, i cittadini e il sistema pubblico proponendo la costituzione di un tavolo di lavoro dei rappresentanti del comparto e delle Istituzioni che possa avviare la realizzazione di un piano di rilancio dei mercati all’ingrosso e dei centri agroalimentari.


L'intervento di Pietro Cernigliaro

Il presidente di Macfrut e Cesena Fiera Renzo Piraccini ha portato la propria esperienza nel comparto fieristico suggerendo di dividere l’aspetto gestionale dei Mercati che dovrebbe essere a matrice “privata” da quello immobiliare di proprietà pubblica.

Il professor Daniele Senzani dell’Università di Bologna ha illustrato dettagliatamente i contenuti dei decreti soffermandosi in particolare sul tema “le società a partecipazione pubblica tra efficienza di mercato e servizio pubblico”. Tra le novità la relazione ha evidenziato l’introduzione del sistema di valutazione che impone agli enti pubblici (soci) la verifica delle condizioni di ammissibilità e di mantenimento delle partecipazioni mediante un processo di revisione straordinaria e di revisione periodica secondo criteri di congruità, operatività, redditività e dimensione economica. 

In questa prospettiva, dunque, diviene essenziale ridefinire le condizioni di gestione dei Mercati agroalimentari all’ingrosso da parte della società a partecipazione pubblica, in modo da cogliere i vincoli introdotti dal legislatore come un’opportunità che consenta di porre mano alla riorganizzazione del settore secondo criteri di efficienza; criteri che possono coesistere con le finalità di interesse generale che ancora oggi caratterizzano il servizio di gestione ed organizzazione dei mercati agroalimentari.


Daniele Senzani

Sono seguiti gli interventi del direttore del Maap di Padova Francesco Cera e dell'omologo di Bolzano Alfred Frei i quali hanno illustrato la situazione dei Mercati in Spagna, Francia e Germania, e della responsabile della comunicazione di Consumers’ Forum, Alessandra Piloni.

Frei ha illustrato i passi compiuti nell’ambito degli scambi commerciali fra Germania e Italia: gli operatori economici, ha detto, sono fondamentali per la creazione di sinergie di comunicazione e di servizi che possano arrivare, d’intesa con le autorità pubbliche preposte, alla creazione di apposite modalità di reciproco supporto.

Cera ha aggiunto una valutazione negativa della “Madia” per quanto riguarda la classificazione della società partecipata con eventuale prevalenza pubblica (società a controllo pubblico), tipologia che, ha sottolineato, "ingessa pesantemente società di gestione pubblico-private le quali, di fatto, agiscono sul mercato come società di diritto privato, ma si ritrovano con lacci e vincoli gestionali molto evidenti".

Massimo Pallottini, presidente di Italmercati e direttore Generale del Car di Roma, ha fatto presente che grazie alla Rete sono stati messi in collegamento i dieci più importanti Mercati italiani; esiste dunque anche nel nostro Paese un sistema coordinato che, ha concluso, dovrebbe avere come interfaccia un interlocutore pubblico nazionale forte che supporti strategicamente la realizzazione di una politica comune dell’agroalimentare.

Valentino Di Pisa, massimo esponente di Fedagromercati-Confcommercio ha fatto riferimento al “Piano nazionale dei Mercati all’Ingrosso” che nel recente passato ha ammodernato, sotto il profilo strutturale e gestionale, molti mercati italiani senza però stimolare l’avvio di una “politica” per il comparto. La nostra capacità, ha ribadito Di Pisa, deve essere quella di trasformare un potenziale problema in una opportunità, avviando un percorso condiviso con le istituzioni volto a ripensare un “nuovo piano” che abbia come obbiettivo strategico quello di valorizzare queste moderne piattaforme logistiche in una ottica di sviluppo uniforme e integrato.

Riccardo Cuomo, direttore di Borsa merci telematica, ha definito importante e strategico il ruolo dei Mercati e pertanto, ha assicurato, il sistema camerale darà il suo supporto. 




Parole di sostegno anche da Luca Bianchi (foto sopra), capo dipartimento al ministero delle Politiche Agricola: “i mercati svolgono un ruolo insostituibile nell’ambito della filiera agroalimentare”, ha detto, ma debbono "aumentare la loro efficienza, anche attraverso una loro razionale concentrazione che però deve rispettare le eterogeneità della nostra economia e dei nostri territori: il sistema mercati non deve essere spazzato via”.  "Occorre razionalizzare - ha aggiunto - partendo dal concetto di funzione pubblica e quindi affrontare questa battaglia di comune accordo per la centralità del sistema individuando nuove modalità istituzionali, organizzative e gestionali: il Mipaaf è disponibile".

Cernigliaro ha  quindi concluso i lavori auspicando si possa costituire quanto prima un tavolo di lavoro istituzionale tra tutte le componenti del comparto per predisporre un piano di rilancio dei Mercati all’Ingrosso e dei Centri Agroalimentari.

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