Per la filiera ortofrutticola la marca è prima di tutto strategica

Ma stando ai risultati del nostro sondaggio rischia di essere dispersiva

Per la filiera ortofrutticola la marca è prima di tutto strategica
La marca è un tema che appassiona la filiera ortofrutticola. Prodotti brandizzati si stanno facendo spazio nei punti vendita, grandi imprese investono importanti risorse in campagne di marketing, ma anche realtà più piccole coltivano il loro marchio cercando di ritagliarsi uno spazio negli acquisti quotidiani del consumatore.



Il tema della marca, dunque, è trasversale. E il forte interesse che suscita nella filiera è emerso anche nel sondaggio “Secondo Voi” lanciato la scorsa settimana su Italiafruit News. Vi avevamo coinvolti per capire cosa rappresentasse per i nostri lettori la marca e i risultati indicano chiaramente che la marca è prima di tutto strategica per la filiera. Frutta e verdura brandizzate sono soprattutto un elemento di fidelizzazione del cliente e, solo in seconda battuta, una garanzia di qualità. Perseguire politiche di marca, però, comporta anche dei rischi: il 16% dei lettori, per esempio, considera la marca dispersiva sottolineando che per attuare un'azione di branding seria ed efficace serve un budget sostanzioso. Altrimenti il rischio è di creare confusione nella mente del consumatore.



La marca, infatti, per la filiera ortofrutticola serve soprattutto a creare distintività e a sviluppare valori emozionali che si aggiungono a quelli tangibili del prodotto. Due elementi che dovrebbero stimolare l'acquisto.



(Ha collaborato Francesco Ricchieri)
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