«La marca in ortofrutta? Non è necessaria»

Fantoni (L'Alco-Despar): «Ecco cosa serve veramente al settore»

«La marca in ortofrutta? Non è necessaria»
"Se parliamo di ortofrutta secondo me la marca non è nè strategica nè dispersiva, ma semplicemente non è necessaria". Questa l'opinione di Gianfranco Fantoni, responsabile della direzione operativa de L'Alco Spa, società che gestisce una cinquantina di punti vendita Despar in Lombardia. Fantoni interviene commentando il nostro sondaggio sulla marca in ortofrutta (clicca qui per leggere i risultati).

"E' nettamente diverso parlare di frutta e di verdura. La frutta non si vende perché di marca ma solamente se dolce, buona e piena di gusto. Queste sono prerogative che dipendono da fattori varietali e climatici, oltre che di coltura e di maturazione, che possono in quanto tali essere presenti anche nella frutta di marca, ma certamente non in quanto marca. Sono certamente altri i requisiti necessari per stimolare un comparto che da troppo tempo è invischiato in una logica più di quantità e di prezzo che di gusto e bontà, accompagnati da fantasia, esposizione, accostamenti cromatici, estetica espositiva...".

"La verdura ha al suo interno aspetti che si identificano meglio nel concetto di marca ma anche in questo caso il successo del comparto passa attraverso la saggezza e la capacità di produrre un prodotto buono al palato, gradevole e delicato al gusto. Tutto questo - conclude Fantoni - non può avere paternità predefinite, dev'essere semplicemente voluto e ricercato".

Copyright 2017 Italiafruit News