Piante più verdi e frutti più grossi con la leonardite Usa

Ecco Blackjack Bio, il nuovo biostimolante sviluppato da Sipcam

Piante più verdi e frutti più grossi con la leonardite Usa
Struttura il terreno, possiede un elevato potere acidificante e desalinizzante, sostiene le colture durante gli stress apportando anche sostanze nutritive. Queste sono solo alcune tra le caratteristiche più importanti di Blackjack Bio, il nuovo biostimolante sviluppato da Sipcam.

L'azienda milanese, specializzata in agrofarmaci e fertilizzanti innovativi, ha sfruttato il Macfrut per presentare il prodotto e parlare di biostimolanti, un segmento del mercato su cui l'interesse del mondo agricolo è crescente.
Blackjack Bio è realizzato partendo dalla leonardite del Nord Dakota, un materiale fossile che è entrato nella lista dei concimi autorizzati in agricoltura biologica nel 2014. Normalmente la leonardite è lavorata con reagenti chimici che hanno un ph alcalino elevato, un processo che denatura le sostanze umiche e il loro potenziale nutrizionale e biostimolante. Sipcam, invece, ha  brevettato un trattamento d’estrazione diverso.



“Agendo per via fisica – spiega a Italiafruit News Salvatore Paladini, delegato sviluppo Sud Italia per la nutrizione – manteniamo il ph iniziale della leonardite, che è acido, ottenendo una perfetta sospensione perché tutto il materiale viene micronizzato. Il risultato è un prodotto liquido unico per le sue caratteristiche esclusive, tra cui la massima concentrazione delle sostanze umiche (acidi fulvici, umici e umine) che raggiunge il 27%. Le umine – prosegue Paladini – contengono macro, micro e meso elementi come magnesio, zolfo, azoto, ferro, zinco... Elementi naturalmente complessati che permettono una fotosintesi potente e quindi agiscono sul rinverdimento delle piante”.

Sipcam mette in evidenza come questo biostimolante sia miscibile con gli agrofarmaci e altri mezzi tecnici per le concimazioni. E, come si intuisce dal nome, è registrato per l'agricoltura biologica. “Blackjack Bio si applica in fertirrigazione e per via fogliare, con un dosaggio fogliare di un litro per ettaro e di quattro-cinque litri per ha per via radicale. Mentre in coltura protetta se ne applicano 10 litri per ha. In fase di post trapianto il nostro biostimolante aumenta la quantità dell'apparato radicale e favorisce il superamento della crisi di trapianto. In pre fioritura, invece, aumenta il numero di fiori e infine nel post allegagione – conclude Paladini – agisce sull'ingrossamento dei frutti e sull'inverdimento della pianta”.

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