Il Mercato di Genova accarezza il sogno della Zona economica speciale

Franciolini: ci lavoriamo, spazio a investimenti e trasformato

Il Mercato di Genova accarezza il sogno della Zona economica speciale
Il Governo torna a parlare di zone franche, pensando soprattutto al Mezzogiorno: vantaggi fiscali, sgravi contributivi, infrastrutture... Un bouquet di misure per attrarre nuove imprese e investimenti.

Ma c'è chi, anche al Nord, accarezza il sogno di poter istituire una Zona economica speciale: è Stefano Franciolini, presidente della Società Gestione Mercato Genova. “Per noi il tema logistico è fondamentale, Genova ha caratteristiche uniche e stiamo lavorando proprio sul fronte della Zona economica speciale”, dichiara a Italiafruit News il numero uno del Centro Agroalimentare di Bolzaneto.



In Italia ci sono quattro Zes: il porto franco di Trieste, quello di Venezia (Venice Free Zone), la zona franca del porto di Gioia Tauro e quelle del porto di Taranto. “E Genova – prosegue Franciolini – potrebbe essere la quinta. Ci piacerebbe mettere al centro della zona di investimenti il mercato di Bolzaneto. Il percorso non sarà facile e breve, servirà l'autorizzazione dell'Unione Europea, ma crediamo che questa sia una visione strategica ed è uno dei nostri obiettivi. Con il porto così vicino, con il mare a portata di mano, con progetti come la nuova via della sera e gli interessi cinesi che sfociano in Italia, noi possiamo essere protagonisti. Il commercio ortofrutticolo potrebbe beneficiarne e soprattutto potrebbe compiere un passo in più, passando dalla semplice commercializzazione e abbracciando anche attività di trasformazione, come succede in altre parti del mondo. Il  prodotto potrebbe quindi uscire dalla Zona economica speciale già lavorato – conclude Franciolini - con un valore aggiunto più elevato”.

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