Civ è gold sponsor dell'International Strawberry Congress

Civ è gold sponsor dell'International Strawberry Congress
Il Civ-Consorzio italiano vivaisti di Comacchio, in provincia di Ferrara, sarà gold sponsor della terza edizione dell'International Strawberry Congress che si terrà ad Anversa (Belgio) dal 6 all'8 settembre 2017. Il congresso internazionale della fragola è un convegno interamente dedicato alle fragole, organizzato da Coöperatie Hoogstraten, azienda che produce più di 30mila tonnellate annue di fragole. Durante la tre giorni, i rappresentanti di settore provenienti da tutto il mondo si riuniranno per fare il punto della situazione a livello internazionale. Il Civ presenterà anche un proprio poster sugli aspetti tecnici della coltivazione della fragola Murano, tra le varietà leader del mercato in Gran Bretagna, che risulta oggi particolarmente apprezzata anche in Olanda, Belgio e Scandinavia, grazie soprattutto alle sue distintive caratteristiche organolettiche e per la sua produttività molto elevata.

Con Murano e Capri tra le più apprezzate rifiorenti in Nord Europa, la fragola Clery leader nel segmento fragole precoci in Francia, Germania, Est Europa e Canada, Joly molto apprezzata in Belgio, e con le recentissime Flavia e Flaminia in Spagna, Italia e Grecia, si stanno confermando le buone performance delle varietà brevettate dal Civ sia dal punto di vista agronomico che commerciale. Lo testimoniano gli ottimi raccolti e i successi in tutta Europa.

"Obiettivo primario del Civ - sottolinea il presidente Pier Filippo Tagliani (in foto) - consiste sempre più nell'indirizzare la nostra attività di ricerca verso nuovi sviluppi varietali di fragole che abbiano alti requisiti di qualità e di sostenibilità ambientale per soddisfare tutti gli attori della filiera, dal produttore al cliente finale a livello Internazionale".


Murano

In questi ultimi anni uno dei principali obiettivi di tutti gli operatori del settore - per i vivaisti, per i produttori, gli operatori commerciali, fino ad arrivare al consumatore sempre più consapevole del prodotto che acquista - è quello di ottenere una continuità stagionale della fragola sia d'estate che d'inverno. Il programma "breeding fragola" del Civ, attivo dal 1984, si è sviluppato lungo quattro linee di ricerca: fragole per ambienti a clima mediterraneo, per ambienti a clima continentale, rifiorenti e varietà adatte alla trasformazione industriale. Utilizzo di tecniche naturali e sviluppo di nuove varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, ne costituiscono gli obiettivi primari per offrire al mercato nazionale e a quelli internazionali non solo qualità ma il massimo della eco-sostenibilità con una produzione disponibile in un arco temporale sempre più lungo nel corso dell'anno.

Allo scorso Macfrut a Rimini la fragola Civ è stata co-protagonista del convegno "Strawberry Talks". All'appuntamento si è parlato infatti di innovazione varietale con la partecipazione di Carmen Leida, junior breeder di Civ, la quale ha presentato le recenti novità sviluppate dal consorzio ferrarese (Flavia per le varietà adatte al Sud e Murano per le rifiorenti) con degustazione finale della fragola Joly di cui si sono potute apprezzare le caratteristiche organolettiche. "Una varietà che sta seguendo le orme di Clery - ha affermato Leida - è Murano, che dimostra una buona adattabilità a diversi ambienti ed è molto richiesta dal mercato. Murano è il nostro prodotto di punta tra la categoria delle rifiorenti che è divenuta varietà benchmark per la qualità del frutto di uno dei più importanti supermercati inglesi".

La versatilità delle diverse varietà del Civ - adatte ai diversi ambienti (Flavia e Flaminia per clima mediterraneo, mentre Clery, Joly, Murano e Capri per ambienti a clima continentale), non rifiorenti o rifiorenti (Murano e Capri), per coltivazioni tradizionali in campo e/o moderne tecniche fuori suolo o in serra - si basa su un filo conduttore tecnico-qualitativo caratterizzato da: naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla coltivazione a produzione integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata; produzione a basso impatto ambientale grazie alla loro tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e conservazione.

Fonte: Ufficio stampa Civ-Consorzio italiano vivaisti