«Pesche buonissime, il mercato ci dovrebbe premiare»

Orogel Fresco e l'avvio della campagna: produzione importante ma non eccessiva

«Pesche buonissime, il mercato ci dovrebbe premiare»
“Una produzione importante, ma non eccessiva”. Così Realdo Mastini, presidente di Orogel Fresco, inquadra la campagna delle pesche e delle nettarine. In Emilia-Romagna la raccolta è alle prime battute, ma il gruppo cooperativo romagnolo opera anche in altre zone d'Italia, come la Basilicata.

“Sulle piante si nota che la produzione c'è e sul mercato avremmo bisogno di uno sfogo maggiore – prosegue il presidente – aspetto da non sottovalutare la qualità: i frutti sono molto buoni, vista la stagione senza piogge particolari il gusto è  favoloso, questo ci dovrebbe premiare sul mercato”.

Mercato che, per le albicocche, è invece avaro di soddisfazioni. “Per le albicocche abbiamo una produzione abbondantissima, parliamo di un 20-30% in più rispetto allo scorso anno – aggiunge Mastini – ma per le pesche non siamo davanti a volumi simili, tali da far abbassare i prezzi come per le albicocche. Lasciamo passare questo primo periodo di commercializzazione, in cui le pesche si sono sovrapposte al boom delle albicocche, e poi potremo tracciare un bilancio più preciso”.



Fondamentale, però, la valvola dell'export. “Il mercato interno non può assorbire la produzione nazionale e per pesche e nettarine le esportazioni sono fondamentali – analizza il numero uno di Orogel Fresco – All'estero ci siamo, pensiamo di avere in mano mercati importanti, così come altre cooperative della nostra zona. Ora siamo in attesa che anche da fuori emerga la voglia di frutta italiana: negli anni abbiamo saputo innovarci, sviluppando le varietà di pesche più interessanti e richieste dai consumatori, molto buone da mangiare. Non voglio far discriminazioni con altre nazioni produttrici, ma le pesche italiane sono sicuramente migliori di tante altre”.

Un prodotto buono, ma che va valorizzato di più anche in Italia. Cosa chiedete alla grande distribuzione organizzata? “Vorrei lanciare un appello alla Gdo – risponde Mastini – quello di seguire di più la garanzia della filiera peschicola italiana e di premiare i nostri sforzi per prodotti ottenuti con bassissimi trattamenti in campo e all'insegna della sostenibilità e della salubrità”.

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