Caporalato, blitz della polizia: due arresti in Sicilia

Caporalato, blitz della polizia: due arresti in Sicilia
Caporalato, in Sicilia la scorsa settimana la polizia ha arrestato due imprenditori di Vittoria (Ragusa) per sfruttamento di braccianti agricoli. L'operazione delle forze dell'ordine ha colpito due fratelli, titolari di un'azienda di coltivazione in serra di ortaggi, che sono stati posti ai domiciliari. Come riporta il quotidiano Giornale di Sicilia, sono accusati di caporalato e sfruttamento di manodopera.

E' la prima volta che la legge viene applicata in Italia in flagranza di reato; nei mesi scorsi operazioni analoghe erano avvenute in Calabria e in Puglia ma in seguito a provvedimenti del Gip. I due imprenditori, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbero impiegato illegalmente 26 operai tra i quali 19 richiedenti asilo, cinque rumeni (due donne) e due tunisini.

Sette di loro alloggiavano in abitazioni fatiscenti nell'azienda. Erano retribuiti con 25 euro al giorno per almeno otto ore di lavoro senza ferie né giorni di riposo. Solo la domenica a volte non lavoravano, ma non venivano pagati. Un terzo imprenditore agricolo è stato denunciato perché nella sua azienda sono stati trovati quattro lavoratori che, sebbene regolarmente assunti, prestavano l'attività lavorativa a 25 euro al giorno pur avendo firmato un contratto per 63 euro.

Il blitz della Squadra Mobile di Ragusa è scattato all'improvviso, cogliendo i responsabili in flagranza. Gli agenti hanno fatto irruzione nell'azienda svolgendo una serie di accertamenti sugli operai addetti alla raccolta dei pomodoro. Sono emerse così le condizioni di sfruttamento dei lavoratori. L'azienda dei due fratelli era infatti stata già controllata nel 2015 ed anche in quell'occasione erano state evidenziate violazioni analoghe.

Oltre alle condizioni di sfruttamento gli investigatori hanno accertato anche le precarie condizioni igienico sanitarie dei lavoratori: nessuno di loro era stato mai sottoposto a visita medica, pur dovendo lavorare in condizioni di forte stress fisico, e nessuna delle prescrizioni previste dalla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro era stata rispettata.

Ai titolari delle aziende saranno notificati i verbali per le violazioni commesse anche da parte dell'Ispettorato del lavoro e la sospensione dell'attività per le numerose violazioni riscontrate.

Fonte: Giornale di Sicilia