Chicchi di grandine grossi come pesche sul Nord Italia

Danni in diverse Regioni. Si teme per le mele del Trentino

Chicchi di grandine grossi come pesche sul Nord Italia
Temporali, smottamenti, alluvioni, trombe d'aria e tempeste con grandine. Il maltempo ieri ha colpito soprattutto Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto e Lombardia. Al Nord danni e disagi per la popolazione sono stati numerosi, ma anche l'agricoltura sta facendo i conti con il clima pazzo di questa estate: nel giro di qualche ora si è passati dal caldo torrido che ha causato la siccità di queste ultime settimane a un'altra emergenza, fatta di acqua e ghiaccio.

Nel Trevigiano si è registrata una grandinata record, con chicchi grandi come pesche. Le foto della grandine hanno fatto il giro dei social. Ancora è presto per valutare i danni per l'agricoltura e l'ortofrutta in particolare, ma le associazioni professionali hanno già segnalato criticità in diverse zone.



La Coldiretti del Veneto precisa che la furia del maltempo ha interessato tutta la fascia pedemontana: da Valdobbiadene, Miane a Follina fino a Conegliano ovvero "l'area verde più suggestiva della Marca che ora è un campo di battaglia. Danni ai camper in sosta negli agricampeggi, serre di ortaggi e fiori divelte, campi di mais distrutti, vigneti di Prosecco rovinati".

Anche Coldiretti Lombardia segnala danni nel Bresciano e nel Bergamasco. “La situazione è figlia di un andamento climatico sempre più estremo e imprevedibile – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – nei campi ogni anno registriamo danni sempre ingenti legati al meteo. Ogni estate l’energia termica accumulata genera tempeste sempre più violente. Basti pensare solo alle 12 bufere di grandine che l’anno scorso colpirono fra Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e ai 10 milioni di euro di danni da maltempo registrati nel 2016 in Lombardia”.

Nell’ultimo decennio – spiega la Coldiretti - la conta dei danni da maltempo a livello nazionale ha superato i 14 miliardi di euro, mentre nel 2017 la siccità ha colpito i due terzi del territorio agricolo italiano. In Lombardia, dove si tiene monitorato il livello di laghi e fiumi, sul mais e sugli ortaggi si è dovuto anticipare di oltre due settimane le irrigazioni.



Sulle Alpi sono dovuti entrare in azione gli spazzaneve per ripulire le strade dalla grandine. I frutticoltori trentini, poi, sono stati colpiti la scorsa settimana da una forte grandinata che ha interessato in modo particolare la valle di Non e potrebbe aver causato danni per alcuni milioni di euro. Michele Odorizzi, presidente di Melinda, ha dichiarato al quotidiano L'Adige che dopo i danni delle gelate, che avevano già fatto decine e decine di milioni di euro di danni, la grandine caduta ha colpito "zone che si erano in parte salvate dalla grandine e dove sulle piante le mele ci sono".

Anche il presidente del Codipra, il consorzio di assicurazione degli agricoltori trentini, Giorgio Gaiardelli, conferma la gravità della grandinata. "Per ora si può fare solo una stima dei danni - spiega al giornale di Trento - e si può parlare di centinaia di ettari colpiti e di danni per diversi milioni di euro".

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