Strategia nazionale ortofrutta, avanti tutta

Unioni dei produttori e Alleanza Coop al tavolo Mipaaf con le Regioni il 4 luglio

Strategia nazionale ortofrutta, avanti tutta
Procede a ritmo serrato il cammino che porterà l’Italia a dotarsi di una strategia unica per l’ortofrutta che consentirà di sfruttare al meglio gli aiuti Ue riservati al settore.
Proprio ieri il ministero delle Politiche agricole ha inviato alle Unioni nazionali Italia Ortofrutta e Unaproa e all’Alleanza delle cooperative agroalimentari – che insieme avevano sottoposto al Mipaaf un elenco condiviso di proposte - le bozze del decreto, del relativo allegato e della Strategia nazionale. Che in buona parte accolgono quanto emerso nella tavola rotonda organizzata da Italia Ortofrutta il 16 giugno scorso (clicca qui per leggere il resoconto) per richiamare le istituzioni e le componenti della filiera a ragionare su un nuovo e più qualificante impulso da dare al documento di programmazione.

“Accogliamo con favore l’ultima stesura del documento Strategia nazionale che traccerà le linee di indirizzo nazionale per il periodo 2018/22 entro cui ricondurre le norme di recepimento della Ocm Ortofrutta recentemente revisionata  – dice Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta - Un apprezzamento che deriva anche dal ritrovare in questo strumento di programmazione molte delle proposte che sono emerse e che sono state sottoposte all’attenzione del Ministero nell’ambito del convegno del 16 giugno, riflettendo su un approccio diverso che ci piace definire di sistema”.

Secondo Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, va apprezzata la maggiore attenzione posta al tema della complementarietà delle linee di finanziamento in particolare tra Ocm e Sviluppo rurale, che sembra trovare alcuni importanti risposte con la nuova Strategia nazionale, in cui “vediamo sancito il principio secondo cui per il futuro la programmazione regionale di settore, in particolare quella relativa allo sviluppo rurale, dovrà fare riferimento alla Strategia nazionale ortofrutta, evitando elementi di contrasto e prevedendo premialità specifiche per i progetti presentati dalle Op e dai produttori associati. E lo stesso dicasi per le regole di demarcazione con l’Ocm fissate dai Psr che saranno derogabili in assenza di bandi attivi al momento della presentazione del Programma operativo (Po) o della sua modifica annuale”.

Nella bozza del documento inviato ieri dal Mipaaf trova spazio anche l’istituzione del Tavolo ortofrutticolo nazionale, nel quale le amministrazioni coinvolte nell’attuazione della Ocm e le componenti della filiera potranno esaminare le criticità del settore e individuare le soluzioni da apportare per accrescere l’efficacia delle Op e dei Po.

“Va poi ricordata la maggiore enfasi data al ruolo delle Aop – conclude Falconi - in particolare a quelle aventi carattere nazionale o interregionale, a cui affidare l’esecuzione di attività che travalicano il contesto delle singole Op, ma con vantaggi per l’intero settore, quali gli interventi di promozione generica e le attività propedeutiche all’apertura di nuovi mercati e all’internazionalizzazione. Oltre all’orientamento del tutto nuovo che vede il coinvolgimento diretto delle Op per l’attivazione di misure del Po che diano risposta a problematiche comuni di natura fitosanitaria o mercantile”.

Intanto, il Mipaaf ha fissato per il 4 luglio la riunione plenaria con le Regioni per apportare le ultime modifiche, dopodichè il documento sarà presentato in conferenza Stato-Regioni.

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