Pac, la consultazione pubblica dice cibo sano e qualità

Pac, la consultazione pubblica dice cibo sano e qualità
"I cittadini europei vogliono cibo sano e di alta qualità, agricoltori che fanno di più per l'ambiente e il clima e più investimenti per mantenere vitali le aree rurali". Questi secondo il commissario Ue all'agricoltura Phil Hogan, sono i messaggi chiave emersi dalla consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune, presentati venerdì scorso nella conferenza "Cap - Have your say!".

"Due terzi degli agricoltori vogliono far di più per ambiente e clima e questo mi ha sorpreso positivamente", ha proseguito Hogan parlando ai giornalisti. "D'altro canto le ong - ha aggiunto - sanno che gli unici che possono lavorare per ambiente e biodiversità nelle aree rurali sono gli agricoltori. Ecco perché dobbiamo lavorare insieme".

Insomma, la politica agricola comune Ue va "radicalmente ripensata" per essere all'altezza degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell'Onu e dell'accordo sul clima di Parigi. E' l'appello di oltre 180 organizzazioni europee (per l'Italia Slow Food, Legambiente, Federbio tra le altre) alla conferenza di venerdì. Con lo slogan #CAP4all le organizzazioni chiedono alla Politica agricola comune di farsi carico di scelte orientate a un sistema alimentare più rispettoso dell'ambiente e del benessere animale, alla salute dei cittadini e dalle modalità più trasparenti di partecipazione della società civile alle decisioni.

In particolare, agricoltori, organizzazioni e cittadini italiani che hanno partecipato alla consultazione pubblica indicano come priorità per il futuro della politica agricola comune investimenti per le aree rurali e lotta al cambiamento climatico. E' quanto diffuso dall'agenzia Ansa, dopo la pubblicazione del rapporto finale sulla consultazione, basato sulle oltre 58mila risposte ricevute dalla Commissione europea tra il 2 febbraio e il 2 maggio.

Dall'Italia sono arrivate 2.355 risposte (4%). Per il 36% dei rispondenti, la Pac dovrebbe fare di più per gli investimenti, la crescita e l'occupazione, per il 22% le priorità sono l'azione contro il cambiamento climatico e la produzione di energie rinnovabili. A livello Ue, dalla consultazione emerge un atteggiamento critico sia da parte degli agricoltori che della società civile sull'efficacia del cosiddetto greening, l'insieme di misure verdi obbligatorie inserite nella riforma della Pac del 2013. (rq)