Dopo la Brexit chi raccoglierà le fragole per Wimbledon?

I produttori inglesi fanno pressing sul governo per continuare ad avere manodopera europea

Dopo la Brexit chi raccoglierà le fragole per Wimbledon?
Quando la Brexit sarà realtà e il Regno Unito non farà più parte dell'Unione Europea, chi raccoglierà le fragole destinate a soddisfare i palati di tutte le persone che accorrono al torneo di Wimbledon?
A chiederselo è il proprietario dell'azienda agricola che rifornisce, da 25 anni a questa parte, il prestigioso evento tennistico, attualmente in corso in Inghilterra: si tratta di Marion Regan della Hugh Lowe Farms, azienda storica, fondata nel 1890 e situata nel Kent. L'impresa spedisce a Wimbledon ogni anno circa 28mila chilogrammi di fragole, frutti che sono per lo più raccolti da operai dell'Europa dell'Est, come ha recentemente spiegato l'imprenditore al quotidiano The Guardian.



I produttori britannici - viene spiegato nell'articolo - temono la perdita di lavoratori europei e questo potrebbe far salire i prezzi delle fragole. "La mia azienda, così come altre che producono mele, insalate e ortaggi, dipende in buona parta da manodopera dell'Est, operai stagionali fantastici che vengono qui a lavorare durante l'estate. Spero che anche dopo la Brexit ci sarà un meccanismo per permettere a questi giovani di venire a lavorare qui da noi".

Secondo la British Summer Fruits (Bsf) - l'organizzazione che rappresenta i fornitori della quasi totalità dei piccoli frutti ai supermercati inglesi - i prezzi delle fragole e dei lamponi potrebbero salire fino al 50% a seguito della Brexit. Stando al report della Bsf il 95% del personale addetto alla raccolta della frutta arriva dall'Ue.

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