Ortofrutta, la mappa dei consumi regione per regione

Studio italiani.coop: ecco dove si spende di più per agrumi, mele, pere e ortaggi

Ortofrutta, la mappa dei consumi regione per regione
Emilia-Romagna e Lombardia sono le regioni in Italia dove si spende di più per l'acquisto di agrumi; i cittadini del Lazio sono grandi consumatori di banane; in Liguria la spesa per le mele è la più alta della Penisola mentre per le pere ci sono tre regioni a pari-merito: Sicilia, Calabria e Lazio.

Queste sono alcune delle curiosità che si possono scoprire con “Le 1000 tavole italiane”, il nuovo interactive di italiani.coop che permette di capire cosa amano mettere in tavola i nostri connazionali. Dall'elaborazione di italiani.coop su dati Istat si può quindi scoprire la spesa media annua per diverse tipologie di alimenti, suddivise per regione.

Ogni regione ha quindi un suo primato, ma i prodotti ortofrutticoli – considerando l'intero paniere valutato da Coop – non emergono se non in due casi: gli ortaggi secchi e conservati per il Veneto (primo consumatore in Italia con una spesa media annua di 33 euro procapite) e i pomodori in scatola per la Campania (56 euro).



Passiamo in rassegna le varie categorie ortofrutticole. Per gli agrumi, come detto, Emilia-Romagna e Lombardia guidano la classifica con 166 euro, seguite da Trentino Alto Adige (147 euro) e Toscana (138); a chiudere la classifica due regioni produttrici come Calabria (97 euro) e Sicilia (82). In Lazio si spendono 99 euro l'anno per le banane, in Calabria 92 e in Liguria 91. L'agrume è meno consumato in Molise (57 euro).



Per le mele guidano la classifica Liguria, Lazio e Toscana, con una spesa media rispettivamente di 131, 130 e 129 euro all'anno. A chiudere: Sicilia e Basilicata (97 euro), Abruzzo (95) e Trentino (81 euro).



Per le pere i consumatori spendono 71 euro in Sicilia, Calabria e Lazio, 70 in Puglia e 60 in Campania. Poi i valori si contraggono fino ad arrivare ai 35 euro annui in Trentino, 34 nel Veneto e 30 nel Friuli. Anche in questo caso – come per mele e agrumi – si nota che le regioni produttrici sono quelle dove la spesa media è inferiore.



I toscani sono quelli che consumano più fragole e uva da tavola: la spesa è di 61 euro e stanno appena davanti ai lombardi (61) e ai trentini (59). La maggioranza delle regioni si posiziona tra i 55 e i 40 euro di spesa media annuale, mentre chiudono Calabria (35), Campania (35) e Basilicata (33).



Per gli ortaggi – sia freschi che surgelati – c'è una forbice molto ampia tra Nord e Sud Italia. In Trentino la spesa è di 319 euro all'anno, in Liguria 303 e nel Lazio 291. La maggior parte delle regioni oscilla tra tra 200 e 250 euro, mentre i valori sono più bassi in Abruzzo (179), Sicilia (178), Basilicata (157), Molise (154) e Calabria (151).



I più grandi consumatori di pomodori freschi sono i pugliesi (175 euro), seguiti dai campani (141) e dai consumatori della Sicilia (138), mentre la spesa è decisamente inferiore in Emilia-Romagna e Veneto (94) e in Friuli (76). Per i pomodori in scatola avevamo detto della leadership della Campania, con 56 euro, seguita da Sardegna (51) e Lazio (48); mentre Molise e Sicilia (22 euro) e Friuli (21) chiudono la classifica.



Più allineata, invece, la spesa per il consumo di patate. Guida la classifica la Puglia con 97 euro, seguita da Calabria (90), Sicilia (88), Lazio e Liguria (87); chiudono Molise (60), Marche (56) e Friuli (51).



La frutta secca va molto in Puglia (50 euro), Emilia-Romagna (44), Toscana (42) e Lombardia (40), mentre in alcune regioni del Sud i consumi sono su valori di molto inferiori: Sicilia 24 euro, Calabria 23, Campania 20, Molise 19. Chiude la graduatoria l'Abruzzo con appena 16 euro.
Anche per la frutta in guscio si rileva un trend di questo tipo. In Lombardia si registra la spesa media più alta d'Italia, con 89 euro, seguita da Toscana (76), Emilia-Romagna e Liguria (74) e Abruzzo (71). Chiudono Marche (53), Campania (42) e Calabria (40).

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