Attualità
Semia celebra la «nuova stagione» delle patate maremmane
Alla sagra di Roccastrada (Grosseto) i tuberi a 360 gradi
Si è tenuta dal 28 al 30 luglio la 16esima edizione della Sagra della Patata di Roccastrada, Grosseto. Tra i promotori dell'evento insieme agli artigiani e commercianti roccastradini, riuniti nel Consorzio "La tua bottega", Coldiretti Grosseto, Campagna Amica e, per il secondo anno, la cooperativa Semia con il marchio “Maremma che…® patata”.
“Con la sagra – dichiara Marco Gonnelli, amministratore unico della cooperativa – diamo una testimonianza concreta delle potenzialità che nascono dalla sinergia tra differenti soggetti della filiera. Tutti, anche se con scopi diversi, abbiamo l’interesse comune di valorizzare e promuovere il nostro territorio". Territorio che, infatti, è tornato a produrre con soddisfazione i tuberi.
Anche quest’anno sono stati circa cinquemila i visitatori italiani e stranieri arrivati a Roccastrada per la tre-giorni; ad accoglierli, 15 quintali di patate Semia cucinati secondo tradizione e distribuiti sotto forma di gnocchi e tortelli, oppure come sformati, torte salate, “schiacciate” e ovviamente patatine fritte.
Non solo. Alla Sagra c’erano anche le patate di IV gamma e la crema di patate: le prime pronte da friggere, la seconda confezionata in vasetto e utilizzata per dolci e crostate.
La Coop Semia ha recentemente avviato la lavorazione industriale delle patate maremmane. Prima le coltiva, poi le frigge (in olio extravergine di girasole prodotto da una cooperativa toscana socia, ndr) e quindi le commercializza con il nuovo marchio Agrichips. E così si chiude il cerchio: “Proponiamo al consumatore patatine chips tracciate e di origine certa - dice Gonnelli - Per questo, abbiamo introdotto alcune varietà da industria che si prestano alla friggitura”.
Un progetto che coinvolge 21 aziende e più di 100 ettari di patate, coltivati tra Toscana e alto Lazio, in piena raccolta in questi giorni, per una produzione attesa di 5.000 tonnellate.
Copyright 2017 Italiafruit News
“Con la sagra – dichiara Marco Gonnelli, amministratore unico della cooperativa – diamo una testimonianza concreta delle potenzialità che nascono dalla sinergia tra differenti soggetti della filiera. Tutti, anche se con scopi diversi, abbiamo l’interesse comune di valorizzare e promuovere il nostro territorio". Territorio che, infatti, è tornato a produrre con soddisfazione i tuberi.
Anche quest’anno sono stati circa cinquemila i visitatori italiani e stranieri arrivati a Roccastrada per la tre-giorni; ad accoglierli, 15 quintali di patate Semia cucinati secondo tradizione e distribuiti sotto forma di gnocchi e tortelli, oppure come sformati, torte salate, “schiacciate” e ovviamente patatine fritte.
Non solo. Alla Sagra c’erano anche le patate di IV gamma e la crema di patate: le prime pronte da friggere, la seconda confezionata in vasetto e utilizzata per dolci e crostate.
La Coop Semia ha recentemente avviato la lavorazione industriale delle patate maremmane. Prima le coltiva, poi le frigge (in olio extravergine di girasole prodotto da una cooperativa toscana socia, ndr) e quindi le commercializza con il nuovo marchio Agrichips. E così si chiude il cerchio: “Proponiamo al consumatore patatine chips tracciate e di origine certa - dice Gonnelli - Per questo, abbiamo introdotto alcune varietà da industria che si prestano alla friggitura”.
Un progetto che coinvolge 21 aziende e più di 100 ettari di patate, coltivati tra Toscana e alto Lazio, in piena raccolta in questi giorni, per una produzione attesa di 5.000 tonnellate.
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