Cassette riutilizzabili, progetto Oikos al Caat di Torino

Cassette riutilizzabili, progetto Oikos al Caat di Torino
Parte da Torino per aprirsi presto ad altre città italiane ed europee. Oikos è il nuovo progetto che prevede l'introduzione di cassette riutilizzabili all'interno della filiera agroalimentare, con l'obiettivo di abbattere la produzione di rifiuti dovuti agli imballi "a perdere" dell'ortofrutta. Un fenomeno stimato annualmente intorno a circa 55mila tonnellate di rifiuti per la Regione Piemonte, di cui circa 15mila per la sola città di Torino.

Ad idearlo è stata Oikos-Servizi, la società torinese vincitrice del Climathon 2016 nella sezione Business Innovation, la maratona mondiale di 24 ore sul clima organizzata dal comune di Torino e dall'Environment Park di Torino lo scorso ottobre. "Abbiamo dato il via a un processo virtuoso che rende concreta l'applicazione dei concetti di economia circolare e contribuisce in modo importante alla tutela dell'ambiente - spiega Alberto Lucchese, amministratore delegato Oikos - Grazie al circuito creato si va oltre i concetti di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio e, soprattutto, si evita direttamente la creazione del rifiuto. Il Caat vuole essere la rampa di lancio per rendere replicabile questo modello in altre città italiane e internazionali".

Il sistema Oikos punta a creare un circolo virtuoso e sostenibile tra produttori ortofrutticoli, grossisti e commercianti/ambulanti attraverso l'utilizzo di un nuovo tipo di cassetta realizzata in polipropilene vergine: più resistente, più pregiata, comoda da trasportare (grazie alle sponde abbattibili che la fanno passare da 20 a 3 centimetri), durevole nel tempo (fino a 7-8 anni) e, soprattutto, riutilizzabile.

Il progetto ha preso il via ufficialmente presso il Caat (Centro Agro Alimentare di Torino) di Grugliasco e ha coinvolto, in questa prima fase, quattro grossisti e circa 50 tra ambulanti e commercianti per testare le procedure, il sistema informatico e le attività di deposito. Nelle prime due settimane di attività sono già state movimentate oltre mille cassette con due grossisti e tre produttori ortofrutticoli e in breve tempo l'intero sistema entrerà a regime.

"Oikos - sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park - è un esempio concreto di come le aziende possono sviluppare nuove opportunità di business, puntando sull'innovazione della sostenibilità ambientale e sfruttando le opportunità generate dall'ecosistema adatto, come quello creato da Environment Park".

I passaggi fondamentali del circuito Oikos sono tre: il produttore ortofrutticolo consegna al grossista, di base al Caat, la merce suddivisa nelle cassette riutilizzabili precedentemente noleggiate da Oikos; il grossista vende all'ambulante o al commerciante la merce e comunica ad Oikos il numero di imballi consegnati; quando torna al Caat per acquistare le merci, l'ambulante o il commerciante riconsegnano al deposito Oikos le cassette vuote, che saranno riaffittate al produttore ortofrutticolo e il circolo virtuoso ricomincia.

Gli obiettivi di lungo periodo sono ambiziosi: movimentare circa quattro milioni di colli nel 2018, e superare i 10 milioni nel 2019 fino a raggiungere, nel giro di quattro anni, 50 milioni di colli, la metà circa dei 100 milioni che annualmente transitano al Caat.

Il progetto Oikos garantisce un sistema di incentivi agli attori coinvolti. È previsto infatti un Bonus Tari, pari a 4 centesimi per ogni cassetta movimentata nel corso dell'anno, riservato agli operatori che svolgono la loro attività nella città di Torino. A questo si aggiunge un Bonus Oikos e cioè un incentivo logistico per ogni cassetta riconsegnata al deposito presso il Caat.

Fonte: www.ecodallecitta.it