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Pagamenti Agea, contratti di filiera e Tavolo ortofrutticolo nazionale nell'agenda di agosto

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Nell’ambito della domanda unica, dello sviluppo rurale e del vino, l’organismo pagatore Agea ha predisposto i decreti di pagamento di 118 milioni di euro in favore di oltre 51mila beneficiari.

In particolare, i pagamenti sono così suddivisi: 21 milioni per la domanda unica (ulteriori cicli di saldo campagna 2015) in favore di 10.116 beneficiari; 6 milioni per la ristrutturazione dei vigneti in favore di 193 beneficiari; 18 milioni per lo sviluppo rurale, a seguito di istruttoria regionale, in favore di 928 beneficiari; 41 milioni per lo sviluppo rurale (misure a superficie e animali), a seguito di istruttoria automatizzata di 20.344 beneficiari; 30 milioni per il Programma nazionale di sviluppo rurale - Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante, in favore di 20.004 beneficiari.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i pagamenti dello sviluppo rurale, misure a superficie, concessi a seguito di istruttoria automatizzata, le regioni interessate sono: Basilicata (11 milioni per 1.413 beneficiari); Campania (958mila euro per 382 beneficiari); Friuli (868mila euro per 250 beneficiari); Liguria (2 milioni di euro per 1.726 beneficiari); Puglia (9 milioni per 1.112 beneficiari); Sardegna (10 milioni per 14.288 beneficiari); Sicilia (41mila euro per 7 beneficiari);  Umbria (3 milioni di euro per 453 beneficiari) e Valle d’Aosta (1 milione di euro per 713 beneficiari).

Agroalimentare, pubblicata la circolare applicativa per i contratti di filiera
Il 10 agosto è stata pubblicata sul sito internet del Mipaaf la circolare applicativa per l'attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Si tratta di uno strumento che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro in contributo conto capitale e 200 milioni di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle imprese. L'obiettivo dei contratti di filiera e di distretto è sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie promuovendo l'integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filiera.

Nell'avviso sono presenti i requisiti e le modalità di presentazione delle domande e dei progetti di filiera, che andranno inviate al Mipaaf a partire dal 27 novembre 2017. Nella nuova circolare sono rafforzati gli strumenti di controllo del Ministero sulle attività delle imprese e delle banche finanziatrici e aumentata la trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e aziende della filiera con un forte contenimento rispetto al passato dei tempi e dei costi di gestione dei programmi di investimento. Ai progetti che coinvolgono le regioni del Sud Italia è riservato l'80% delle risorse e una premialità nella valutazione qualitativa effettuata da un'apposita Commissione.

"Vogliamo proseguire il lavoro di integrazione nelle nostre filiere agroalimentari - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - supportando progetti che possano dare più valore a tutti i segmenti produttivi coinvolti. Mettere insieme l'esperienza delle industrie di trasformazione con il tessuto di piccole e medie imprese agricole è un obiettivo strategico sul quale continueremo a spingere col massimo impegno. Con questo investimento possiamo attivare risorse pubbliche e private per circa 500 milioni di euro, che daranno un contributo utile alla crescita di tutto il sistema in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Il successo del Made in Italy agroalimentare sarà ancora più forte quanto più sapremo essere capaci di rafforzare le filiere nazionali nel loro stretto rapporto con il territorio".

Crisi pesche e nettarine, a settembre il decreto per il Tavolo ortofrutticolo nazionale
Come anticipato nell'edizione speciale di Italiafruit News di giovedì 10 agosto, sono in arrivo nuovi interventi a sostegno dei produttori agricoli. A causa della prolungata crisi della frutta estiva, in particolare di pesche, nettarine e albicocche, il ministero delle Politiche agricole - in aggiunta alle misure già attuate - emanerà a settembre un decreto per la costituzione del Tavolo ortofrutticolo nazionale.
Dopo l’incontro di martedì 8 agosto con i rappresentanti della filiera ortofrutticola, il Mipaaf ha infatti reso noto che il‎ Tavolo avrà il compito di avviare una seria e approfondita riflessione sulla programmazione e pianificazione delle produzioni, anche attraverso il catasto frutticolo; promuovere azioni strutturate per sviluppare l’export e la promozione e migliorare la tracciabilità del prodotto ortofrutticolo italiano.

All'incontro di martedì le Organizzazioni e le Regioni hanno rappresentato la necessità di interventi di emergenza per dare un aiuto concreto alle imprese colpite dalla grave crisi di mercato e, inoltre, di mettere in atto strategie di uscita dalla difficile situazione in cui si trova ormai da alcuni anni il settore.
Il viceministro Andrea Olivero e il direttore generale del Mipaaf, Felice Assenza, hanno indicato alcune strategie a breve termine per venire incontro alle esigenze manifestate dal settore. Tra queste, ci sono il ritiro di una ulteriore quota di 1.500 tonnellate di pesche e nettarine (in aggiunta a quelle ritirate nelle settimane scorse), nel quadro del regolamento attualmente in vigore sull’embargo russo, previa consultazione delle Regioni.

I prodotti ritirati saranno destinati in via prioritaria agli indigenti. Sarà poi messa in campo un'‎azione comune con la Spagna per sollecitare nuovi interventi eccezionali alla Commissione europea. Questo per poter disporre di ulteriori quote per il ritiro di pesche e nettarine nell’ambito dei regolamenti sull’embargo russo. Previsto anche un‎ potenziamento dei controlli sul settore ortofrutticolo e, in particolare, sul settore peschicolo per evitare frodi in relazione alla provenienza del prodotto.‎ Oltre a queste azioni, con il Tavolo ortofrutticolo nazionale, dal prossimo autunno è prevista una sistematica attività di pianificazione tra istituzioni, organizzazioni agricole e dell’intera filiera volta ad affrontare gli aspetti critici che rendono il settore debole, in particolare nell’export.

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