Bayer-Monsanto, l'Ue ferma la fusione

Matrimonio a rischio tra i due big della chimica. Decisione entro l'8 gennaio

Bayer-Monsanto, l'Ue ferma la fusione
E' a rischio il matrimonio tra Bayer e Monsanto. La recente acquisizione dell'azienda multinazionale statunitense di biotecnologie agrarie Monsanto da parte di Bayer, colosso tedesco della chimica e della farmaceutica, preoccupa la Commissione europea, che, ieri, ha deciso di non approvare la fusione aprendo "un'indagine approfondita" per comprenderne il reale impatto sulla concorrenza nei settori degli pesticidi, delle sementi e dell'agrochimica. La decisione definitiva sarà ufficializzata entro il prossimo 8 gennaio 2018.

Con questa scelta, l'Unione europea blocca di fatto il progetto di fusione tra i due gruppi, finalizzato nel settembre 2016 per un ammontare di 66 miliardi di dollari messi sul piatto da Bayer. La quale, a giugno 2017, aveva poi presentato alla Commissione Ue la sua richiesta per autorizzare l'operazione.

La decisione di Bruxelles era attesa per ieri, dopo la valutazione delle informazioni supplementari richieste a Bayer e Monsanto. L'operazione poteva quindi essere approvata, ma è arrivato lo "scomodo" rinvio. Secondo la Commissione, infatti, è importante capire nel dettaglio se "l'accesso dei rivali ai distributori e agli agricoltori possa diventare più difficile" a causa della fusione. Bruxelles, inoltre, intende scongiurare il rischio di una possibile "riduzione della concorrenza in diversi mercati, che porterebbe a prezzi più alti, qualità inferiore, meno scelta e meno innovazione". Senza contare che l'operazione, come evidenzia l'Ansa, "avverrebbe in un contesto industriale dove sono già molte le concentrazioni globali, dopo le fusioni tra Dow e Dupont e ChemChina e Syngenta".

In una nota, Bayer ha così commentato la decisione: "Continueremo a lavorare strettamente e in maniera costruttiva con la Commissione europea nell'indagine, in modo da ottenere l'approvazione della fusione entro la fine di quest'anno. Riteniamo che l'operazione proposta sarà estremamente vantaggiosa per gli agricoltori e i consumatori". Tutto, quindi, può ancora succedere.
 
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