Veronamercato, i grossisti non ci stanno

Il presidente Fedagro Saturnini ha chiesto al Comune un coinvolgimento degli operatori

Veronamercato, i grossisti non ci stanno
Fedagro Verona, l’associazione dei grossisiti del mercato ortofrutticolo della città scaligera, ha espresso in una nota stampa il proprio rammarico per la mancata considerazione del ruolo dei grossisti all’ultima assemblea dei soci di Veronamercato Spa, quando è stato votato il nuovo Cda (vedi notizia di Italiafruit News).

“Nessuno dei soci di maggioranza ha ritenuto opportuno consultarsi con gli operatori prima di designare i propri rappresentanti”, ha spiegato il presidente Andrea Saturnini – Nonostante l’appoggio ricevuto dagli operatori in campagna elettorale, l’amministrazione subentrata non ha neppure considerato la possibilità di dare voce a chi concretamente opera nel mercato. La Camera di Commercio di Verona, poi, ha designato il proprio rappresentante e appoggiato la nomina di quello individuato dagli Istituti di credito, ignorando le imprese commerciali, e non agricole, attive all’interno del settore agroalimentare”.

Si è così palesato, secondo Saturnini, il totale disinteresse nei confronti degli operatori di Veronamercato, i soli soggetti che permettono alla società “di esistere e continuare a vivere”, visto che sono "tagliati fuori" da ogni decisione.

“A questo punto - ha continuato il presidente di Fedagro Verona -  se le decisioni prese dal nuovo Consiglio non dovessero rispondere ai loro interessi, gli operatori ortofrutticoli, estromessi da ogni scelta decisionale e strategica relativa al mercato, si riservano di fare sentire la propria voce nelle sedi più opportune”.

E, in effetti, già nelle ultime ore Saturnini avrebbe ricevuto rassicurazioni in tal senso dal Comune di Verona che, con il 75% di quote, è socio di maggioranza della Spa. “Mi hanno dato massima disponibilità per venire incontro alle esigenze di noi operatori in modo concreto – ha detto Saturnini a Italiafruit News – Anche se non siamo dentro il Cda, ho chiesto un maggior coinvolgimento in incontri e tavoli di lavoro in modo da riallacciare i rapporti e, soprattutto, rilanciare il mercato di Verona come piattaforma ortofrutticola, in Italia e all'estero”.

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