Val Venosta, buone prospettive e più spazi per le mele bio

Eberhöfer: volumi contenuti, qualità elevata, nuova varietà. E presto uno stabilimento ad hoc

Val Venosta, buone prospettive e più spazi per le mele bio
Buone prospettive per la campagna commerciale del biologico di Vip Val Venosta, che aumenta progressivamente le superfici dedicate alle mele bio e prepara un nuovo stabilimento ad hoc. "Per soddisfare una richiesta in continua crescita, i nostri areali produttivi sono cresciuti nel 2017 dell'8%, passando da 500 ettari del 2016 ai 540 di quest'anno", ha spiegato a Italiafruit News Gerhard Eberhöfer, responsabile delle vendite area Bio Val Venosta, in occasione di Sana. "Prevediamo un ulteriore aumento del 20% nel 2018 e riteniamo che nel 2019 saranno in totale 800 gli ettari di biologico in Val Venosta per arrivare a 900 l'anno dopo, mentre la superficie totale resterà attorno ai 5.100 ettari. Un'incidenza del bio sempre maggiore, dunque, e ciò richiede investimenti anche dal punto di vista strutturale: ecco allora che nel 2019 uno dei magazzini venostani ad alta automazione, oggi dedicati alle mele coltivate secondo le direttive della lotta integrata, verrà attrezzato per la lavorazione del bio". 
Le previsioni per la campagna mele sono favorevoli: "La produzione dovrebbe essere in linea con quella dello scorso anno, quando si era registrata una riduzione del 33% sul 2014, forse calerà di ulteriori 3-5 punti percentuali; in un contesto di diffusa, forte riduzione dei raccolti, che per il bio dovrebbe toccare il 25% a livello continentale, attendiamo quotazioni soddisfacenti, ancora migliori di quelle già sostenute degli scorsi anni, anche perché la qualità del prodotto è veramente buona; ci saranno 100 ettari per la seconda scelta con qualche difetto estetico a causa della grandine, ma nel complesso la materia prima è eccellente. La commercializzazione andrà avanti almeno sino a maggio, forse riusciremo ad arrivare a giugno. Nei prossimi anni, con l'espansione delle superfici, saremo comodamente in grado di coprire l'intero anno".

"Le vendite sono iniziate in questi giorni - continua Eberhöfer - e i consumatori ci stanno aspettando con grande attesa perché, come tutti i player, manchiamo nei punti vendita da metà del giugno scorso: il consumatore italiano punta molto sul prodotto bio di provenienza italiana e noi puntiamo a fornire una mela dalle qualità organolettiche eccellenti".


Dal punto di vista varietale è in rampa di lancio Bonita, che sarà presentata a inizio 2018 a Fruit Logistica e Biofach. "E' una mela rosa di cui sono già state impiantate diverse piante insieme a Vog: nel giro di qualche anno arriveremo a superare le 500 tonnellate".

"Bio Val Venosta è in grado di garantire ai propri clienti uno standard unico in termini di rintracciabilità, certezza della provenienza e sicurezza - puntualizza Eberhöfer - e a sostegno di questi valori nel 2015 è nato il Progetto BioGraphy, case history di successo, che ha come protagonisti i nostri contadini. Raccontare ogni aspetto della produzione biologica grazie alla testimonianza diretta dei produttori piace sempre molto ai nostri clienti e il nostro intento è quello di continuare a implementare questo progetto".

A Sana, Bio Val Venosta ha informato i clienti sulla nuova campagna e ricordato che, oltre alle mele, il sodalizio altoatesino produce ortaggi bio come insalate, cavolfiori, patate, e altri prodotti, venduti solo in Italia. I volumi sono decisamente inferiori a quelli delle pomacee ma, anche in questo caso, si assiste a una progressiva espansione degli areali, diretta conseguenza della domanda. "Bio Val Venosta continua ogni anno a crescere insieme ai suoi clienti con nuovi mercati, in Italia, all'estero e fuori dall'Europa", conclude Eberhöfer. 

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