Elezioni regionali siciliane, Argentati scende in campo

Elezioni regionali siciliane, Argentati scende in campo
E’ l’agronoma Federica Argentati il primo assessore regionale designato della giunta Cancelleri. Argentati, presidente del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia, è stata presentata lunedì scorso dal Movimento 5 Stelle della Sicilia.

“L’agricoltura? Una Ferrari che marcia come una 500, quando non è costretta a rimanere ai box. Con l’aiuto di tutte le filiere produttive, dei dirigenti, funzionari e impiegati regionali e dei migliori tecnici riusciremo a farla correre come dovrebbe”, queste le parole di Federica Argentati. “L’agricoltura, assieme al turismo, dovrebbe essere uno dei motori trainanti della Sicilia, ma invece non lo è, anzi, spesso rischia di diventarne la palla al piede, con terreni agricoli abbandonati e persone in fuga dal settore. Dobbiamo invertire la tendenza. Formule magiche non ne esistono, ma ricette parecchie, che bisogna mettere in pratica con l’aiuto di tutti, e quando dico tutti mi riferisco alle numerose filiere produttive del settore, ma anche alla burocrazia regionale, ai tanti dirigenti, funzionari ed impiegati che devono essere coinvolti nella politica di rilancio del settore”.

La Argentati, casella numero uno nello scacchiere di governo 5 stelle ad essere occupata, è stata presentata dal candidato del Movimento alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri.



“Siamo partiti da qui – ha detto Cancelleri – non a caso. Dobbiamo partire proprio dall’agricoltura, che per quanto riguarda la Sicilia, può essere assimilata alla più grande impresa di turismo del mondo. Occorre dare attenzione alle imprese, queste infatti non possono diventare grandi se la politica non ha attenzione per loro. Si è investito male, poco e confusamente. Andando in tutte le direzioni non siamo andati da nessuna parte, senza capire quale fosse la giusta rotta. Ripartiamo dalla terra, dalla salvaguardia dei prodotti della nostra terra, dalla necessità di ridare la possibilità alle imprese siciliane di comprare macchinari, di disporre di liquidità. Dobbiamo riuscire ad avere delle regole che possano permettere di competere a livello europeo cosa che al momento non è. Mi riferisco ai trattati di libero scambio, alla guerra mai finita su arance, olio”.

Della Argentati Cancelleri la ha evidenziato la tenacia e la competenza, fattori che hanno guidato la scelta. Federica Argentati vanta una profonda conoscenza del settore agricolo e delle sue problematiche. Dopo varie esperienze lavorative sia nel settore dell’impresa privata che in quello della ricerca scientifica, con svariate esperienze in campo nazionale ed internazionale, e approdo finale ai vertici del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia, di cui è presidente. “I problemi – ha detto in conferenza stampa – sono noti: costi alti della produzione, scarsa redditività delle aziende, insufficienza delle risorse idriche, scarso rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore, scarso sfruttamento delle risorse comunitarie, abbandono dei terreni, scarsa conoscenza dei nostri prodotti fuori dall’isola. Le soluzioni ci sono, ma bisogna sbracciarsi da subito per metterle in pratica”.



E nel programma del Movimento 5 Stelle, che il designato assessore ha sposato e integrato, soluzioni ce ne sono parecchie e alcune anche a portata di mano. “Penso – dice – ad una adeguata campagna di comunicazione per lanciare i nostri prodotti fuori dall’isola. Il rapporto costo beneficio sarebbe notevole. Non ci vogliono risorse enormi e nelle pieghe del bilancio regionale si possono certamente individuare. E’ necessario – ha continuato l’assessore designato – anche conoscere con esattezza la qualità e la quantità delle nostre produzioni ed ottenere la tracciabilità in etichetta per tutti i trasformati che, nel rispetto dei marchi di qualità Ue, rafforzerebbe la prevista istituzione del marchio di qualità regionale (Qualità Sicura Sicilia) ed esalterebbe il valore della tracciabilità e la certificazione di tutti prodotti effettivamente ottenuti nell’isola. Ma le vere scommesse sono l’aumento delle redditività delle aziende, mediante anche il taglio dei costi che esse sostengono, ed una reale spinta all’aggregazione attraverso una serie di azioni quali l’ottenimento di una fiscalità di vantaggio attraverso l’applicazione della condizione di insularità già riconosciuta alla Sicilia e la spinta all’applicazione delle legge 33 del 2009 per agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per le aziende aderenti ai Distretti produttivi. E ancora l’ottimizzazione dell’uso delle risorse comunitarie mediante la rimodulazione dei bandi del Psr destinati all’ammodernamento delle aziende. Centrale – ha affermato la Argentati – è anche la soluzione delle problematiche relative alle insufficienti risorse idriche, causate dalla gestione delle risorse stesse, ma pure dalle pessime condizioni delle condutture e delle dighe. È un problema che cercherò di attenzionare con grande costanza se dovessi essere io a gestire il settore nei prossimi anni”.

Fonte: Movimento 5 Stelle Sicilia