Agroalimentare, il ministro Martina apre Cantiere Calabria

Agroalimentare, il ministro Martina apre Cantiere Calabria
Sull’eccellenza dell’agroalimentare si è sviluppato il primo degli appuntamenti tematici di “Cantiere Calabria”, introdotto dal presidente della Regione Mario Oliverio, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Sono intervenuti all’iniziativa – informa l’uffico stampa della Giunta - che si è svolta nell’aula Caldora dell’università della Calabria i consiglieri regionali Mauro D’Acri, delegato all’agricoltura, e Giuseppe Giudiceandrea, il presidente di Confagricoltura Nicola Cilento, il segretario generale Fai Cisl Luigi Sbarra, Camillo Nola di Alleanza cooperative dell’agroalimentare, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, il presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) Dino Scanavino, il deputato Nicodemo Oliverio, il presidente della Confederazione produttori agricoli (Copagri) Francesco Verrascina, Franco Laratta per Ismea.

“L’agroalimentare è il settore portante dell’economia calabrese”. Così ha esordito il presidente Oliverio dopo aver ringraziato il ministro Martina “per aver dedicato in questi anni una particolare attenzione e vicinanza alla Calabria”. “Il settore dell’agroalimentare - ha proseguito Oliverio - ha contribuito a fronteggiare la crisi profonda degli ultimi anni. In questi mesi, con la guida del ministro Martina, nel quadro della riqualificazione sul mercato internazionale delle produzioni agroalimentari, abbiamo posto nelle nostre strategie come settore centrale e trainante per l’economia proprio l’agroalimentare e il turismo e, in questo senso abbiamo investito risorse importanti. Non è un caso che abbiamo voluto aprire i lavori di ‘Cantiere Calabria’ proprio parlando di agroalimentare, un settore nel quale abbiamo 3.200 imprese con partita iva, 145 mila inclusi stagionali di cui, secondo i dati ufficiali Inps, 10% a tempo indeterminato. È il comparto che rappresenta il 9% dell’occupazione regionale mentre in Italia raggiunge il 3 e il 4 per cento e a livello comunitario 4,7%. Il valore aggiunto raggiunge il 4,12% del settore agroalimentare a fronte dell’1,96 sul piano nazionale. Ricordo questi dati – ha precisato il presidente - per evidenziare il peso che questo settore ha nell’economia regionale che ha tenuto malgrado la crisi e malgrado la siccità e gli incendi, e che ha contribuito, con l’aiuto del ministro Martina, appunto, ad una maggiore riqualificazione del settore sui mercati internazionali”.

Oliverio ha ricordato anche che nel mese di luglio è stato sottoscritto con il Mise un accordo di programma quadro per i contratti di sviluppo indicando come settori strategici proprio quelli dell’agroalimentare e del turismo. “Stiamo lavorando – ha aggiunto il presidente - anche con il confronto con le organizzazioni agricole, per definire una strategia sul problema dell’acqua attraverso lo sblocco di alcune grandi opere, il collaudo di alcune dighe. Stiamo ragionando su alcune sistemi per affrontare il problema dei cambiamenti climatici che non riguardano solo un periodo e solo la nostra regione. Per tutto questo è necessario assumere strumenti di prospettiva sia sul versante dell’accumulo della risorsa idrica che su quello della distribuzione. I bandi del Psr - ha rimarcato ancora il Presidente della Regione - sono in fase di espletamento e anche qui abbiamo scelto di privilegiare progetti di imprenditori agricole e coltivatori a titolo principale digitalizzato e dematerializzando tutto il sistema. È di oggi la notizia che è aumentato l’export dell’8.9% e il settore agroalimentare ha la maggiore incidenza. Questo è il segno che la Calabria sta recuperando notevolmente i ritardi accumulati. Naturalmente ci sono ancora una serie di problemi da affrontare che riguardano, ad esempio, le filiere. Su queste vogliamo investire e fare molto di più. L’agricoltura – ha affermato infine Oliverio - cresce se cresce una cultura della legalità, una cultura dei diritti. E il mondo agricolo può dare un grande contributo”.

“Quando si aprono i cantieri bisogna avere a disposizione gli attrezzi – ha esordito D’Acri –. E gli attrezzi del cantiere alimentare sono nel Psr 2014/2020 che ha una dotazione finanziaria di euro 1.103.562.000, sono nel Feamp, nel Pac, nei contratti di filiera e nel programma Mise. I Dati aggiornati al 31 luglio del Psr ci danno un totale di 52 interventi con 26.878 beneficiari”.

Sbarra ha messo in evidenza i segni positivi con il miglioramento del Pil e dei dati sull’occupazione ed ha posto l’accento sulla sicurezza nei cantieri e sul lavoro nero. “Facciamo di più e meglio – ha detto - per spendere le risorse Ue e per cogliere le opportunità legate al territorio anche per fronteggiare lo spopolamento”.

Tutti gli altri intervenuti hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa “Cantiere Calabria” e posto l’accento anche su altre questioni da affrontare come la banda larga, la burocrazia e la mancanza di connessione tra gli uffici, l’innovazione, l’etichettatura, la semplificazione delle domande, il caporalato, la qualità dei prodotti, la legalità e la trasparenza.

Franco Laratta del Consiglio nazionale Ismea ha raccontato l’esperienza di un giovane Calabrese che è rientrato dal Londra, dove lavorava in una grande multinazionale, per coltivare le terre di famiglia. “Oggi – ha detto Laratta – ha raccolto le prime patate prodotte. Noi ci dobbiamo impegnare a far ritornare i nostri giovani ma, soprattutto, ci dobbiamo impegnare per non farli partire”.



“Mi sento molto a casa”. Così ha esordito il ministro Martina nel conclude la prima delle tavole rotonde previste nella tre giorni di “Cantiere Calabria”.

“Mi sento a casa – ha continuato - perché la parola cantiere per un bergamasco è come stare in un salotto. E faccio, quando serve, anche il capo cantiere. Mi sembra molto importante che arrivi dal presidente e dall’Amministrazione regionale che lui presiede un rendiconto sui fatti. Mettere sul tavolo in modo aperto e trasparente quello che è stato fatto, ma anche le difficoltà e gli sforzi compiuti, è un senso, molto apprezzabile, di assunzione di responsabilità. Non ho difficoltà a dire che ci sono ancora molte cose su cui bisogna lavorare come, ad esempio, la velocizzazione nei pagamenti che, con grande fatica e grande serietà stiamo cercando di risolvere. Il lavoro non è concluso". 

"Abbiamo trovato un mostro giuridico con un misto tra pubblico e privato. Ci sono problemi di fondo che stiamo cerando di risolvere con un nuovo impianto legislativo che aiuti a costruire un modello semplice, tenendo anche conto che quando discutiamo di modello agricolo abbiamo sistemi differenti da Regioni a Regioni. Bisogna allora che ci sia una unità di intenti forte per superare questo incrocio di livelli tra organismi di pagamento regionali e nazionale". 

"Bisogna lavorare sul livello di interazione tra Stato e Regioni. Per me – ha sottolineato ancora Martina - è molto importante impegnarsi su tutto il menù che qui è stato rappresentato: etichettatura, filiera. Io ci sto ad arrivare fino in fondo. Senza ulteriori rinvii. Io devo fare di più. Voi dovete organizzarvi meglio. Dovete organizzare meglio il cantiere. Su tutta la partita agrumicola dobbiamo unirci con un’operazione triennale da inserire nella prossima legge bilancio, partendo anche dall’esperienza positiva della premialità dei contratti di filiera del grano. L’incrocio tra neve e siccità è stato incredibile. Non dobbiamo mollare il tema della assicurazioni lavorando anche sul versante dei sistemi idrici. La Calabria può fare la differenza". 

"Tutti i progetti cantierabili - ha detto infine il Ministro Martina - possono entrare nel sistema di investimenti pubblici del Governo puntando su un grande tema da sviluppare: l’accesso al credito e alla terra”.

Fonte: Regione Calabria