Biologico, un open day per produttori e Gdo

Ieri evento de "La Primavera" (Brio), a caccia di fornitori e sbocchi

Biologico, un open day per produttori e Gdo
“Open day” per la cooperativa biologica La Primavera di Campagnola di Zevio (Verona), che ieri ha invitato produttori e operatori della distribuzione per far scoprire il mondo dell’agricoltura biologica nell’ambito di un evento che si è sviluppato per tutta la giornata. Numerosi i partecipanti, nonostante la pioggia e soddisfatti i vertici della storica realtà produttiva del territorio veronese, nata nel 1989 per sviluppare le coltivazioni secondo il metodo dell’agricoltura biologica. Oggi La Primavera conta 75 aziende agricole associate e risponde alle esigenze del mercato attraverso la struttura commerciale Brio Spa e la rete di imprese emiliano-romagnole costituita da Apo Conerpo, Agrintesa e Alegra.



L’open day è iniziato alle con 9 visite e incontri informativi in aziende ortofrutticole bio della zona; quindi, alle 12, incontro sulle prospettive del mercato del biologico e, a seguire, pranzo con i prodotti de La Primavera. Nel pomeriggio, gli agricoltori della cooperativa ha raccontato la loro esperienza. A fare da "cornice", una mostra di mezzi tecnici e prodotti oltre che un laboratorio riservato ai bambini denominato Festa degli orti. Durante la giornata è stato anche presentato il mercato rionale della cooperativa. 



"Il biologico è in forte espansione, abbiamo invitato anche produttori che operano nel convenzionale perché abbiamo bisogno di trovare nuovi referenti", hanno spiegato a Italiafruit News il presidente de La Primavera Albino Migliorini (a destra nella foto di apertura) e il direttore generale di Brio Andrea Bertoldi (a sinistra).  "Ci sono margini di sviluppo importanti ma occorre organizzare l'offerta, soprattutto nel comparto degli ortaggi; gli orticoltori sono meno abituati a lavorare in modo programmato come invece richiede il bio". Per quanto riguarda l'attuale trend, le anomalie climatiche hanno lasciato il segno: "Ad agosto c'è stato un plus d'offerta, molte produzioni, tra cui i pomodori, sono maturate tutte insieme e i prezzi di vendita sono stati modesti. In settembre la disponibilità si è notevolmente ridotta e il mercato ora chiede prodotto che, però, si fatica a trovare". 



La Primavera ha chiuso il bilancio 2016 con un fatturato di sei milioni e mezzo di euro in crescita del 10,5% sul 2015. Attraverso Brio, garantisce l'accesso alla Gdo e alla ristorazione collettiva anche estera. Le vendite dirette avvengono invece attraverso due negozi, cinque mercati rionali e una distribuzione provinciale. La Primavera, secondo le stime, ha spazio per produrre 10mila quintali di mele in più, 31mila quintali ulteriori di kiwi e altrettanti di pere, 11 mila quintali d'insalate, 21mila di pomodori, 20 mila di agrumi, 19 mila di zucchine. 



L’iniziativa di ieri faceva parte del progetto "Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari prodotti biologici", tipo di intervento 3.2.1, con capofila A.Ve.Pro.BI (Associazione Veneta Produttori Biologici e Biodinamici) insieme ai partner La Primavera e Federbio (Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica).



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