Monitor
Uva da tavola, operazione riscatto con l'Italia
Bellassai: «Dopo un'estate pesante ora riscontri positivi dall'estero»
Il mese scorso l'uva da tavola di Giovanni Bellassai l'abbiamo trovata in un punto vendita Korona, una delle principali insegne della Grande distribuzione della Bielorussia: unico prodotto italiano presente nel reparto ortofrutta della catena. L'uva Black Magic coltivata a Mazzarrone (Catania) era venduta al dettaglio a poco meno di 4 euro il chilogrammo.
La Giovanni Bellassai Import Export, come spiega a Italiafruit News Lorenzo Bellassai, figlio del fondatore Giovanni che col padre guida l'azienda di famiglia, realizza il suo fatturato per l'80% all'estero: Francia, Germania, Spagna e Olanda sono i Paesi di riferimento, ma a inizio campagna lavora spesso nell'Est Europa, incontrando il favore dei consumatori di quelle nazioni con l'uva Vittoria e Black Magic.
"Il prodotto italiano è più apprezzato all'estero che in Italia", commenta Bellassai, che commercializza le uve di un centinaio di produttori dell'areale di Mazzarrone, oltre ad avere una piccola produzione aziendale. In media lavora 4.500 tonnellate di uva all'anno, da maggio fino a dicembre. "Fino a qualche tempo fa arrivavamo a Capodanno con l'uva nelle piante - dice l'imprenditore trentatreenne - ora col clima così instabile è un azzardo arrivare a fine anno".
Parlando della campagna 2017, Bellassai parla di un esordio sfavillante e poi di un'estate molto pesante. "Ora con l'uva Italia è tutta un'altra storia - sostiene - c'è un'ottima qualità, un'ottima produzione e nei mercati esteri il prodotto sta ricevendo un riscontro positivo. Non possiamo lamentarci".
L'azienda lavora con diversi brand, dal classico Giovanni Bellassai, che si trova sul mercato da oltre trent'anni; al più recente Alice: lanciato lo scorso anno e dedicato alla nipotina del fondatore, un packaging in cartone con colori che vanno dal viola al lilla. "Funziona molto bene all'estero - conclude Lorenzo Bellassai - così come il marchio Italianissima. Tutto il nostro prodotto lo contraddistinguiamo con delle fascette tricolori per accentuare l'italianità, un fattore vincente per le nostre uve".
Copyright 2017 Italiafruit News
La Giovanni Bellassai Import Export, come spiega a Italiafruit News Lorenzo Bellassai, figlio del fondatore Giovanni che col padre guida l'azienda di famiglia, realizza il suo fatturato per l'80% all'estero: Francia, Germania, Spagna e Olanda sono i Paesi di riferimento, ma a inizio campagna lavora spesso nell'Est Europa, incontrando il favore dei consumatori di quelle nazioni con l'uva Vittoria e Black Magic.
"Il prodotto italiano è più apprezzato all'estero che in Italia", commenta Bellassai, che commercializza le uve di un centinaio di produttori dell'areale di Mazzarrone, oltre ad avere una piccola produzione aziendale. In media lavora 4.500 tonnellate di uva all'anno, da maggio fino a dicembre. "Fino a qualche tempo fa arrivavamo a Capodanno con l'uva nelle piante - dice l'imprenditore trentatreenne - ora col clima così instabile è un azzardo arrivare a fine anno".
Parlando della campagna 2017, Bellassai parla di un esordio sfavillante e poi di un'estate molto pesante. "Ora con l'uva Italia è tutta un'altra storia - sostiene - c'è un'ottima qualità, un'ottima produzione e nei mercati esteri il prodotto sta ricevendo un riscontro positivo. Non possiamo lamentarci".
L'azienda lavora con diversi brand, dal classico Giovanni Bellassai, che si trova sul mercato da oltre trent'anni; al più recente Alice: lanciato lo scorso anno e dedicato alla nipotina del fondatore, un packaging in cartone con colori che vanno dal viola al lilla. "Funziona molto bene all'estero - conclude Lorenzo Bellassai - così come il marchio Italianissima. Tutto il nostro prodotto lo contraddistinguiamo con delle fascette tricolori per accentuare l'italianità, un fattore vincente per le nostre uve".
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