Piraccini: «Italia hub naturale verso i Paesi dell'Est»

In missione in Cile, il presidente di Macfrut spinge sull'internazionalizzazione

Piraccini: «Italia hub naturale verso i Paesi dell'Est»
Dopo aver coordinato il tavolo agroalimentare alla fiera Expoalimetaria di Lima, in Perù, il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, prosegue nel suo progetto prioritario di valorizzazione e crescita internazionale di Macfrut.

“In questi giorni – spiega Piraccini a Italiafruit News – abbiamo presenziato vari eventi, io in Perù e in Cile (dove ha presentato Macfrut ai 150 delegati di tutto il sud America del Forum Iila, Istituto italo latino americano, ndr), e l’ufficio estero a Varsavia e a Miami, dove c’era il Banana Congress. Il motivo è sempre lo stesso, trovare nuovi espositori e visitatori e rafforzare i rapporti con le associazioni e istituzioni. A Lima, ad esempio, sono stato invitato da Apex, l'associazione degli esportatori peruviani. Mi hanno anche chiesto di illustrare quelle che io ritengo essere le possibilità di sviluppo per l'export ortofrutticolo peruviano nel Europa centro-meridonale”.

“Con l’edizione 2017 abbiamo chiuso una fase e dimostrato cos’è e cosa può fare Macfrut. Da punto di incontro della filiera ora, dopo tre edizioni in forte crescita soprattutto a livello internazionale, possiamo concentrarci sul futuro e guardare sempre più fuori dall’Italia. L’aspetto non è secondario perché, ricompattando la filiera - e grazie alla vocazione all’export di settori come meccanica, tecnologie e packaging – si può favorire l’internazionalizzazione di tutte le aziende”.

Un’ultima riflessione sul Perù, Paese che nel 2016 ha esportato più di due miliardi di dollari di ortofrutta, il 12% in più del 2015. “Anche nel primo semestre del 2017 l'export peruviano segna un forte aumento – osserva il presidente di CesenaFiera - Uva da tavola, avocado, banane (molte bio, ndr), mirtilli e mango sono i prodotti di punta, ma si sta sviluppando anche la produzione di zenzero e curcuma, che incontra grande interesse in Europa”.

Il 33% dell'export peruviano è indirizzato agli Stati Uniti, il 23% all'Olanda, che lo ridistribuisce in Nord Europa, poi il 9% alla Gran Bretagna e il 3% alla Cina. “Forse il nostro Paese potrebbe candidarsi come piattaforma naturale per il Sud-Est europeo – aggiunge Piraccini - Ho espresso il mio parere sulle opportunità per gli esportatori peruviani di creare una base logistica nell’Italia orientale e mi pare che ci siano tutte le condizioni. Un container da Lima a Rotterdam, o verso l'Italia, richiede lo stesso tempo di transito e ha lo stesso costo. Ma per raggiungere alcuni Paesi dell'Est, come Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, è molto più rapido e meno costoso passare da un porto italiano”.

“Certo servirebbero strutture che non sono alla portata di una singola azienda, ma diventare un simile hub favorirebbe anche le nostre movimentazioni all’estero. Insomma – conclude Piraccini – siamo una fiera, favoriamo contatti”.

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