Revocato il commissariamento delle quattro direzioni Lidl

Il Tribunale di Milano anticipa la "scadenza" naturale: «Il retailer ha reagito in modo corretto»

Revocato il commissariamento delle quattro direzioni Lidl
La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto la revoca "anticipata e senza alcun controllo giudiziario successivo" dell’amministrazione giudiziaria di quattro direzioni generali di Lidl Italia (due in Piemonte, una in Lombardia e una in Sicilia per un totale di 200 punti vendita circa) che erano state sottoposte alla misura lo scorso maggio nell’ambito di un’inchiesta della Dda milanese conclusa con 14 arresti per presunte infiltrazioni mafiose negli appalti della multinazionale tedesca. La società, peraltro, non è mai stata indagata ma risultava parte lesa. 

Soddisfatta Lidl Italia: “Da subito ci siamo resi disponibili ad una piena collaborazione con le autorità nello svolgimento delle indagini che hanno consentito di confermare l’estraneità alla vicenda – il commento dall’azienda – La revoca ante termine del provvedimento è un‘ulteriore conferma della solidità del nostro sistema di compliance. Ringraziamo il Tribunale di Milano, intervenuto a nostra tutela con estrema razionalità ed efficacia, garantendoci così la possibilità di proseguire le nostre attività senza conseguenze sul servizio al cliente”.

Per i giudici “la collaborazione efficace e continuativa fornita dalla società, le iniziative assunte dalla società in relazione ai presidi di controllo interno, alla selezione dei fornitori e all’allontanamento dei dipendenti ritenuti collusi con i soggetti indagati, danno conto della sensibilità degli organi di vertice Lidl Italia ai temi della legalità”. E ancora: “Il gruppo ha saputo reagire nel modo corretto, cogliendo nella misura un’occasione di miglioramento e adottando iniziative importanti nella prospettiva di prevenire il ripetersi di fenomeni di intrusioni malavitose come dimostra l’introduzione di una serie di procedure volte ad assicurare che la società operi secondo criteri di legalità, trasparenza, rispetto della concorrenza ed adeguata conoscenza dei propri fornitori”

La revoca arriva una manciata di giorni prima della “scadenza naturale” del commissariamento (15 novembre). I giudici hanno dichiarato “chiusa la procedura di prevenzione” così come avevano richiesto nell’ultima udienza i legali di Lidl incassando il parere favorevole del pubblico ministero Paolo Storari.

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