Grandine e nubifragi flagellano la Sicilia

Ingenti danni alle serre del Vittoriese, colpiti anche gli ortaggi a pieno campo

Grandine e nubifragi flagellano la Sicilia
Una tempesta fatta di grandine, vento, piogge fortissime e intense: la perturbazione che venerdì scorso ha colpito la Sicilia meridionale ha lasciato il segno in provincia di Ragusa. La città di Vittoria si è allagata, nelle campagne sono state divelte le serre e le colture a pieno campo sono finite sott'acqua.

Coldiretti Sicilia parla di "ettari di serre distrutte dal vento che ha provocato, assieme alla grandine, anche danni alle colture in pieno campo. Si tratta dell'ennesima calamità che ha colpito una delle zone agricole più importanti dell'isola. Stiamo procedendo alle verifiche per una quantificazione dei danni".



Tutto l’agro vittoriese, a macchia di leopardo, è stato flagellato in due occasioni: venerdì nel primissimo pomeriggio e poi nella notte tra venerdì e sabato. E da oggi sarà possibile procedere a una valutazione più precisa dei danni.



"Alcune aziende sono state completamente rase al suolo - spiega il presidente di Coldiretti, Gianfranco Cunsolo - altre in parte. I danni sono assimilabili a quelli del passaggio di diverse trombe d’aria e lancio un appello ai produttori affinché facciano subito la segnalazione, per velocizzare l’iter per la richiesta dello stato di calamità naturale alla Regione. Purtroppo - conclude il presidente di Coldiretti Sicilia - si è passati dalla siccità estrema all’acqua e alla grandine, che ha danneggiato prevalentemente le coltivazioni a campo aperto nell’Acatese, e al danno strutturale si aggiunge quello che deriva dalla mancata vendita del prodotto. È ancora presto per fare una stima dei danni, ma non siamo sotto il milione di euro".



Come riportano i media locali, il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, ha detto di essere pronto per avviare l'iter per richiedere alla Regione Sicilia lo stato di calamità.

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