«Carciofi, produzione in ritardo»

Sa Marigosa: «Il boom sarà a dicembre. Per ora consumi a rilento»

«Carciofi, produzione in ritardo»
Di questi tempi nei mercati solitamente si trovavano un sacco di carciofi sardi. Quest'anno, invece, il boom produttivo deve ancora arrivare: tutta colpa del caldo e della siccità estiva, che ha causato un ritardo nella raccolta di almeno una ventina di giorni.



Paolo Mele, presidente di Sa Marigosa, società consortile di Riola Sardo (Oristano) specializzata nei carciofi, parla di “un avvio lento del mercato”. Da una parte il ritardo produttivo, dall'altra un clima che, fino alla scorsa settimana, è stato caldo e non ha favorito i consumi. “Di solito la campagna partiva verso il 15 ottobre e nella prima decade di novembre eravamo pieni di prodotto - aggiunge l'imprenditore - quest'anno, invece, stiamo ancora aspettando il grosso della raccolta e ci aspettiamo il picco verso il 15 dicembre. Ora, con l'arrivo delle piogge e un abbassamento delle temperature, speriamo che anche il mercato riparta col piede giusto”.



Sa Marigosa ha circa 350 ettari dedicati ai carciofi: Tema, Violetto, Spinoso, Romanesco e Terom sono le varietà di riferimento. Il prodotto viene venduto in diversi formati: semilavorato in vaschetta da quattro pezzi; in cassetta da 20/25 pezzi; bouquet da quattro, vassoio da sei oppure bauletto da 8/10 pezzi. “Tutto dipende dalle richieste dei clienti – sottolinea Mele – noi cerchiamo di offrire la soluzione più adatta alle loro esigenze. Il cuore del nostro mercato è l'Italia, dove lavoriamo soprattutto con la grande distribuzione organizzata, ma abbiamo anche piccole esportazioni in Germania”.



L'avvio lento della campagna carciofi pare riflettersi anche sui prezzi. “Ora che la raccolta è partita su più areali – conclude il presidente di Sa Marigosa – i prezzi ne stanno risentendo. L'auspicio è che con l'arrivo del freddo i consumi finalmente prendano slancio e le quotazioni risalgano”.



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