Melagrane, ecco come il clima ha influenzato il raccolto

Tanti frutti a terra e cracking marcato. Un campanello d'allarme

Melagrane, ecco come il clima ha influenzato il raccolto
Tanto entusiasmo, parecchi investimenti, ma anche qualche delusione. Come avevamo scritto nei giorni scorsi (clicca qui per leggere l'articolo), nel comparto delle melagrane italiane non è tutto oro ciò che luccica.

Questa stagione produttiva è stata caratterizzata da problemi in campo. Ne è un esempio questa fotografia scattata in un impianto pugliese: tanti, tantissimi frutti a terra per l'effetto del clima siccitoso della scorsa estate che ha fatto soffrire le piante. Un clima che ha fortemente condizionato il raccolto: ci sono produttori che lamentano percentuali di scarto fino al 60%.

Non è una situazione generalizzata, non è così per tutti gli areali produttivi, ma sicuramente quest'anno le melagrane devono fare i conti con il fenomeno del cracking in misura importante e ciò determina un calo dei volumi commercializzabili. La mancanza di acqua durante la stagione calda ha messo in luce la necessità assoluta di infrastrutture irrigue.

Anche i prezzi dei frutti destinati alla trasformazione industriale sono in calo: la redditività delle melagrane resta interessante rispetto ad altre colture frutticole, ma in questa campagna è suonato un primo campanello d'allarme.

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