«Ecco come ho trasformato l'embargo russo in opportunità»

Dai vivai alle tecnologie, una rete per fare business con l'ortofrutta a Est

«Ecco come ho trasformato l'embargo russo in opportunità»
L'embargo russo come opportunità per fare affari - attraverso il Made in Italy ortofrutticolo - nelle ex Repubbliche sovietiche. Dal cuore della fruit valley emiliana alla conquista di Russia, Kazakhstan, Uzbekistan, Azerbaijan, Ucraina, Moldavia, Bielorussia, Georgia... attraverso un'offerta completa: dal seme alle tecniche agronomiche, dalla tecnologia alla commercializzazione. Questa la strategia di Advice & Consulting, società con quartier generale alle porte di Bologna, che opera nel campo della consulenza bilaterale ultra-qualificata aiutando le aziende italiane produttrici di macchinari e tecnologia all’avanguardia per il settore ortofrutticolo a presentarsi al meglio sui mercati esteri col proprio bagaglio d’esperienza, competenza e innovazione. In poche parole, con quella qualità che il mondo ci invidia.



L'azienda è stata fondata nell'aprile 2016 da Alexandra Caminschi, classe 1991, origini moldave, diplomata in Italia, Paese che è diventato in fretta la sua seconda casa, nonché la sua palestra manageriale.
Advice & Consulting punta a fare rete e ha così avviato collaborazioni con realtà del calibro di Salvi Vivai; FcEngineering, leader negli impianti la conservazione di prodotti ortofrutticoli; Unitec, Spa specializzata nelle tecnologie per la lavorazione, selezione, calibratura e confezionamento di frutta e ortaggi; Valente, conosciuta per i pali in cemento armato precompresso per vigneti e frutteti; Tesrete, che da due generazioni realizza tessuti protettivi per gli impianti frutticoli; Sae, azienda che produce e commercializza macchine specialistiche da frutteto.

I lavori più importanti sono stati sviluppati in Kazakhstan. Sin dalla nascita, infatti, Advice & Consulting collabora con Dala Fruit, importante realtà locale nel campo frutticolo. L’azienda emiliana ha fornito la sua consulenza per lo sviluppo massivo delle colture di pomacee, nonché macchinari e tecnologie indispensabili alla realizzazione, nella regione di Shymkent, del primo centro logistico per la conservazione di mele dalla capacità di 10mila tonnellate. Il progetto, primo step di una importante collaborazione sull’asse Italia-Kazakistan che oltre alla consulenza di A&C Srl ha previsto la fornitura dei macchinari made in Italy firmati Unitec e Fce, è stato visitato ed inaugurato da Nursultan Nazarbayev, presidente kazako, che ne ha apprezzato l’elevato tasso tecnologico auspicando “la creazione di almeno altri 30 centri logistici simili nelle altre 13 regioni del Paese”.



“Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati ottenuti in Kazakhstan – afferma Caminschi – il progetto avviato è in linea con la nostra mission, quella del miglioramento continuo del settore ortofrutticolo, principalmente nei Paesi dell’Est Europa, attraverso l’ottimizzazione della qualità del processo di lavoro e del prodotto coltivato. A tal proposito, nell’ottica di uno sviluppo costante – prosegue la direttrice – entro la primavera 2018 allargheremo il nostro raggio d’azione inaugurando un maxi frutteto super-intensivo con copertura anti-grandine e antipioggia in Armenia e un nuovo centro logistico da 10mila tonnellate solo per le ciliegie in Uzbekistan. Questo Paese presenta 11 zone climatiche, si potrebbe coltivare qualsiasi frutto, ci sono superfici immense e fino a pochi anni fa la produzione frutticola era praticamente irrilevante: ci sono quindi grandi spazi di sviluppo".



Uno sviluppo in qualche modo favorito anche dall'embargo che, dal 2014, è in vigore in Russia e che blocca i flussi di ortofrutta occidentale verso Mosca. "La Russia importa volumi di frutta e verdura importanti e continua a farlo anche dopo l'embargo - osserva la fondatrice di Advice & Consulting - Se da una parte le restrizioni commerciali hanno bloccato le esportazioni di prodotti italiani verso la Federazione, dall'altra hanno aperto nuove opportunità: per le coltivazioni serve know-how, serve materiale vivaistico, servono tecnologie. Gli investimenti per incrementare le produzioni ortofrutticole in Russia sono occasioni per le imprese italiane, così come i passi in avanti che stanno facendo le ex repubbliche sovietiche per diventare fornitrici della Russia".

I mercati dell'est, però, non sono facili. Come si muove Advice & Consulting? "Noi cerchiamo di instaurare relazioni di fiducia - risponde la manager - Molte imprese si affacciano in quei Paesi, fanno una vendita spot e poi spariscono. Noi seguiamo i nostri clienti passo dopo passo, abbiamo specialisti agronomi italiani che fanno formazione in loco, gestiamo tutti i passaggi produttivi, dalla concimazione alla difesa, dalla potatura alla raccolta, dalla conservazione alla calibratura, fino ad arrivare al confezionamento e alla commercializzazione". 

"In pratica - prosegue - studiamo e realizziamo progetti chiavi in mano nel settore, aiutando imprenditori e imprese delle aree ex Urss ad entrare sul mercato, oppure operiamo costruendo ponti tra produttori italiani di tecnologie e realtà estere. Il nostro percorso inizia letteralmente dalla terra, dal campo, con le analisi del terreno, dell’acqua, delle condizioni climatiche. In questo modo, grazie alla nostra rete di agronomi e tecnici per la raccolta e conservazione italiani, riusciamo a creare una proposta su misura per il cliente consigliandogli cosa coltivare, con quale tipo di impianto e alla luce di tali aspetti andiamo a tracciare e realizzare, sempre insieme a lui, il progetto ottimale". 

"Alle nostre spalle abbiamo grandi marchi, qualità, tecnologie innovative - conclude la direttrice di Advice & Consulting - ma soprattutto sappiamo essere presenti: quando c'è una necessità prendiamo l'aereo e andiamo dai nostri clienti".

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