Ecco la frutta sui banchi di Shanghai

Tra ciliegie cilene e kiwi neozelandesi, con cosa fa i conti l'Italia in Cina

Ecco la frutta sui banchi di Shanghai
Nel 2016 il valore delle esportazioni di prodotti ortofrutticoli Made in Italy verso la Cina è stato pari a 27 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il quadro d’insieme però parla di una Cina che importa molto di più e da molti dei principali competitor dell’Italia.

Lo ha confermato la visita al mercato ortofrutticolo Shanghai Huizhan Logistic, il più importante per l’import di frutta e verdura dall’estero, organizzata durante la missione Macfrut in Cina.

Inizia in questi giorni la stagione commerciale delle ciliegie che arrivano direttamente dal Cile, Paese che vanta circa 30mila ettari di ceraseti, e che rappresentano il frutto più venduto.



Nel mercato di Shanghai, il prezzo di 5 chili di ciliegie jumbo era 550 rmb (Renminbi, la moneta del popolo, che ha come unità monetaria lo yuan), vale a dire circa 16 euro/kg. Ma parliamo di frutti arrivati per via aerea.



Pochi gli agrumi in vendita in questo momento, perlopiù di origine israeliana e australiana, ma tra poco partirà anche la stagione delle arance e allora si vedranno quelle provenienti da Sudafrica, Stati Uniti e Spagna.





Per quanto riguarda i kiwi, in attesa dei primi container italiani, si è visto soprattutto kiwi neozelandese e, in quantità ridotte, quello a polpa gialla (Soreli) dalla Grecia.



In quantitativi minori, anche confezioni di uva dalla California e dal Perù, che esporta in Cina anche i mirtilli, qualche pack di pere dal Belgio, le mele a marchio Washington Apple, i pluot (o uovo di dinosauro, il nome commerciale dell’ibrido tra susino e albicocco) dalla California, e altro ancora.



La seconda visita in programma era quella in un negozio della Grande distribuzione cinese, Da Run Fa.



Il reparto ortofrutta proponeva un’offerta completa di prodotti di origine locale e internazionale.



Come al mercato Shanghai Huizhan Logistic, grande spazio ai kiwi neozelandesi e agli agrumi sudafricani, oltre che alle verdure locali, prevalentemente vendute sfuse o al pezzo.



Nel supermercato Carrefour, infine, era molto valorizzato il prodotto di importazione, con prezzi interessanti per kiwi (1 euro il pezzo) e mele (5,20 euro il chilo).



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