Sipcam Italia investe nella ricerca sulla soia

Il gruppo punta a sviluppare nuove tecnologie per ottimizzare le scelte agronomiche

Sipcam Italia investe nella ricerca sulla soia
Un investimento da cinque milioni di euro per ottenere varietà di soia di alta qualità. Nei piani di Sipcam c'è anche la diffusione della coltivazione sostenibile di questo prodotto nella "Po Valley", aerale con condizioni pedoclimatiche ideali per la leguminosa.

Il primo gruppo multinazionale italiano dell’agrofarmaco punta a sviluppare l’applicazione di nuove tecnologie in grado di ottimizzare le scelte agronomiche nella coltivazione della soia, pensando anche alla sua trasformazione in alimenti altamente performanti.

Tre anni fa Sipcam ha fondato con Cortal Extrasoy (azienda di trasformazione di soia in alimenti al alta efficienza dietetica) Soia Italia, un’associazione no profit che ha lo scopo di promuovere in Italia lo sviluppo della coltivazione sostenibile di soia di qualità non Ogm e con questa associazione sta lavorando a un sistema di supporto alle decisioni (Dss – Decision support system), in grado di raccogliere, organizzare e interpretare in modo automatico le informazioni necessarie per supportare le decisioni agronomiche.
Sipcam è stata la prima in Italia a utilizzare il “precision farming” per stabilire la correlazione tra le caratteristiche del terreno e le pratiche agronomiche con la qualità (contenuto e tipologia di proteine) del raccolto. Tutto questo significa applicare nella produzione di soia ciò che viene chiamato internet of things (IoT), ovvero la capacità di far dialogare diversi strumenti per raccogliere informazioni ed elaborarle per poterle usare con vantaggio economico: in questo senso, mutuando un concetto presente nell’industria, si parla di “agricoltura 4.0”.



“Crediamo che l’Iot - afferma Piero Ciriani, direttore del business sementi di Sipcam Italia - abbia un grande potenziale in agricoltura e nella coltura della soia nello specifico: collegare e far dialogare diversi strumenti e tecnologie per fornire informazioni facilmente fruibili rappresenta un vantaggio competitivo per gli imprenditori agricoli. Utilizzando il precision farming possiamo rilevare migliaia di dati e informazioni sulla quantità e qualità dei raccolti collegate alle caratteristiche di ogni singolo appezzamento portando nelle aziende agricole le informazioni e le esperienze che normalmente si ottengono nei centri di ricerca. Grazie al Dds, potremo rendere queste informazioni facilmente fruibili da tutti gli agricoltori aiutandoli a utilizzare meglio prodotti e tecniche agronomiche con l’obiettivo di armonizzare miglioramento delle produzioni e rispetto dell’ambiente”.



“La richiesta di produrre più proteine – sostiene Nadia Gagliardini, presidente di Sipcam - è in costante aumento a livello mondiale per la crescita della popolazione e il miglioramento delle condizioni generali di vita. Non c’è dubbio che avremo bisogno di sempre maggiori quantità di proteine, ma dovremo anche pensare a un uso razionale delle risorse necessarie per produrle, al rispetto degli ambienti dedicati alla produzione, alla qualità delle produzioni che, una volta trasformate, devono rispondere alle esigenze alimentari in continua evoluzione. Consideriamo la soia una coltura strategica per l’agricoltura e gli agricoltori italiani e abbiamo deciso di investire per portare innovazione, puntando su produzioni di altra qualità e sostenibili dal punto di vista economico, agronomico e ambientale”.

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