Produzione mondiale, import, consumi: tutti i numeri della frutta secca ed essiccata

Per gli italiani sono ideali per l'acquisto online, al top tra gli ortofrutticoli

Produzione mondiale, import, consumi: tutti i numeri della frutta secca ed essiccata
Prosegue il trend positivo per la produzione di frutta secca nel mondo, mentre per la frutta essiccata si registra una crescita più lieve. Nocciole, mandorle e uvetta sono i primi tre prodotti che l'Italia importa dall'estero. E più del 50% dei consumatori comprerebbe frutta secca online.

Produzione mondiale di frutta secca: i primi cinque prodotti
La produzione mondiale di frutta secca a guscio, secondo l'Inc (International Nut and Dried Fruit Council Foundation), si attesta per l'annata 2016/17 a circa 4,2 milioni di tonnellate, crescendo dell'11% rispetto al periodo 2015/2016. I prodotti che registrano i maggiori volumi sono le mandorle (1,18 milioni di tonnellate, cioè il 28%), seguite dalle noci (854mila tonnellate, pari a circa il 20%), i pistacchi (762mila ton, circa il 18%), gli anacardi (quasi 755mila ton, circa il 18%) e le nocciole (397mila ton, circa il 9% del totale).

Tra i Paesi produttori restano in testa alla classifica, incontrastati, gli Stati Uniti, con una quota di produzione sul totale del 42%, seguiti a distanza da Cina (10%), Turchia (10%), Iran (6%) e India (4%).



Produzione mondiale di frutta essiccata: i primi cinque prodotti
Sempre secondo i dati forniti dall'Inc per il 2016/17, la produzione mondiale di frutta essiccata si attesta intorno a 2,5 milioni di tonnellate, in lieve crescita rispetto all'anno precedente. Tra la frutta essiccata la quota maggioritaria di produzione va all'uvetta (48% del totale), seguita dai datteri da tavola (33%).



Le importazioni italiane di frutta secca ed essiccata: primi tre prodotti

I primi tre prodotti della categoria "frutta secca ed essiccata" importati in Italia, secondo i dati Inc, sono le nocciole, le mandorle e l'uvetta. Le nocciole presentavano una tendenza negativa delle importazioni dal 2005 al 2010, passando da 68mila a circa 40mila, mentre dal 2010 al 2015 tornano a crescere, arrivando a circa 57mila tonnellate. Discorso simile per le mandorle, i cui volumi importati sono calati dal 2005 al 2010 da 34 a 29mila tonnellate, per poi risalire dal 2010 al 2015 a quasi 42mila tonnellate. Stabile l'approvvigionamento per l'uva secca, che si mantiene sulle 22mila tonnellate.



Il consumo italiano di frutta secca e frutta essiccata: l'evoluzione
Stando ai dati Inc, la frutta secca più consumata in Italia, se si escludono le arachidi, sono le nocciole, il cui quantitativo è però calato da 103mila a 89mila tonnellate dal 2011 al 2015. Abbastanza costanti rimangono invece i consumi di mandorle (circa 39mila ton) e di noci (da 8 a 12mila ton in cinque anni).



Per quanto riguarda la frutta essiccata, il prodotto più consumato è l'uvetta (19mila ton), seguito dalle prugne secche (12mila ton, in crescita rispetto al 2011) e fichi secchi (circa 5mila ton).



Frutta secca: il primo prodotto che il consumatore comprerebbe online
Il monitor ortofrutta di Agroter, in partnership con Toluna, ha chiesto a mille responsabili acquisto italiani quale prodotto ortofrutticolo acquisterebbe in futuro sul web. Al primo posto della classifica, con oltre il 50% dei consensi, troviamo proprio frutta secca ed essiccata, e nello specifico le noci (56%). I prodotti che invece sollevano ancora dubbi sono meloni (26%), pomodori (26%) e fragole (solo il 20% degli intervistati le comprerebbe online).



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